“Sono state valutate tutte le ipotesi, senza alcun limite, finalizzate a bloccare gli ingressi di immigrati irregolari lungo il confine orientale, diminuire la presenze in Friuli Venezia Giulia potenziando i controlli con un incremento degli organici e dei mezzi delle Forze dell’Ordine. Il Ministero degli Interni già nelle prossime ore farà tutti gli opportuni approfondimenti e dunque in tempi rapidi si darà avvio ai primi provvedimenti”. Lo riferisce il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, al termine del vertice al Viminale per la situazione del confine Est con il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini, al quale erano presenti, tra gli altri, il capo della Polizia prefetto Franco Gabrielli, l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti e il prefetto di Trieste Valerio Valenti.
“Oggi ho incontrato il presidente Fedriga e venerdì sarò a Trieste. Vogliamo sigillare la frontiera, diminuire il numero degli immigrati in accoglienza e aumentare mezzi e uomini delle Forze dell’Ordine”, commenta via social Salvini. “Sarà anche l’occasione per ribadire che lavoriamo seriamente per ripulire la città, visto quello che è successo in piazza Libertà con la rissa tra immigrati”.
In sostanza, dunque, l’incontro è servito per condividere gli obiettivi di bloccare gli arrivi con aumento di uomini e mezzi e diminuire drasticamente gli immigrati in accoglienza. Il vicepremier venerdì 5 luglio sarà a Trieste. Sul tavolo saranno poste le firme su tre accordi. Il primo sull’investimento ungherese per lo sviluppo nel Porto di Trieste, il secondo sul protocollo-legalità relativo agli investimenti fatti in Fvg; il terzo, forse il più atteso, un accordo sui rimpatri degli immigrati irregolari.