Sono in progressivo aumento le chiamate al Telefono anziani maltrattati che ha sede a Udine ma fornisce il servizio a tutto il territorio nazionale. E’ quanto emerge dal bilancio annuale del 2018 che analizza anche i dossier aperti e le motivazioni che inducono a telefonare.
“Nel 2018 abbiamo ricevuto complessivamente 262 telefonate, di queste quattro dal Fvg”, spiega Francesca Carpenedo responsabile del servizio sottolineando che le chiamate pertinenti sono state 121 e che la nostra regione da questo punto di vista è virtuosa, in particolare per quanto riguarda le case di riposo. “Non ci sono segnalazioni di problematicità come, invece, è accaduto in Veneto e in Lombardia con casi particolarmente eclatanti di scarsa e negligente assistenza in case di riposo gestite da Fondazioni”.
Le negligenze, con una percentuale del 45%, riguarda la maggior parte dei dossier aperti. Gli abusi psicologici e finanziari sono il 14% dei maltrattamenti denunciati, quelli fisici sono al 16%. Vittime dell’abuso sono di regola gli anziani più fragili, in modo particolare quelli che si trovano in una condizione di isolamento.
Gli autori dei maltrattamenti sono nella grande maggioranza dei casi i familiari e tra questi l’80% sono gli stessi figli. Ma quello che maggiormente colpisce è che il 20% dei dossier aperti coinvolge la figura dell’amministratore di sostegno, specie se professionista esterno. “Nella nostra regione ci sono amministratori che seguono le sorti anche di 80 persone – commenta Carpenedo – un’enormità, se si pensa che questa figura ha un ruolo sociale ma che spesso non è in grado di sostenere l’impegno richiesto, che non si limita alla mera amministrazione dei rapporti economici di una persona”.