L’Organizzazione Mondiale della sanità guarda a Udine e ai suoi progetti di salute integrata per bambini e anziani. Fino a parlare di un “caso Udine” che viene presentato in riviste scientifiche e congressi internazionali, come il Festival della Salute Globale, che si svolgerà a Padova dal 5 al 7 aprile.
E’ dalla metà degli anni Novanta che Udine è una “città sana” e, sempre dagli anni Novanta, è inserita nella rete delle “Healthy city” e il quella delle “age friendly city”, guadagnando così una reputazione e un’attenzione internazionale.
Ma cosa interessa l’Oms e in cosa Udine è punto di riferimento per tante città al mondo? Sono una serie di progetti che affrontano contemporaneamente una serie di sfide, come quelle dell’ urbanizzazione, dell’invecchiamento della popolazione e del cambiamento climatico.
Ecco così “Pedibus”, per andare a scuola accompagnati dai nonni del quartiere; “CamminaMente” per svolgere attività di contrasto al decadimento cognitivo, “No alla Solit’Udine”, per favorire l’aggregazione sociale, o il “Contratto della merenda”, per promuovere l’alimentazione sana a scuola.
Il filo conduttore di questi progetti è l’idea di andare oltre i classici approcci medico-sanitari e adottare una prospettiva integrata per superare problemi come quelli dell’aria pulita, dello smog, della mobilità, della sedentarietà e della solitudine, che si vivono a Udine come in mille altre città del mondo.