Oggi i ricercatori del Cro di Aviano organizzano un presidio con volantinaggio all’ingresso della struttura, dalle 9.30 alle 13, dopodiché si asterranno dal lavoro per tutta la giornata. Alcuni servizi dell’Istituto potranno, quindi, subire dei rallentamenti o essere bloccati. L’iniziativa è sostenuta dalle sigle sindacali Anaao Assomed, Cgil Fp e Cisl Fp. Con questa prima iniziativa di protesta, i ricercatori vogliono manifestare la preoccupazione per il loro futuro, ancora una volta confuso e privo di certezze, e protestare contro il nuovo regolamento delle borse di studio appena deliberato dalle Direzioni del Cro.
A un anno dall’approvazione, la contestata riforma dei contratti della ricerca sanitaria non è ancora entrata in vigore. Sono ancora senza garanzie i precari della ricerca, il cui contratto scadrà a fine dicembre e lungo tutto il 2019.
Martedì 9 ottobre la direzione amminstrativa del Cro ha dichiarato che non intende prorogare i contratti in scadenza fino a quando non sarà firmato il nuovo contratto Sanità – Comparto e non saranno contestualmente pomulgati i decreti attuativi ministeriali che stabliscono le procedure dei concorsi e i sistemi di valutazione previsti dalla cosiddetta legge “Piramide”.
Una legge contestata perché non risolve il problema del precariato. Anche nel caso entrasse in vigore, infatti, solo 1 su 5 dei 149 ricercatori attivi al Cro sarebbero in possesso dei criteri necessari per ottenere un tempo determinato. Per gli esclusi non ci sono ancora garanzie, se non il rinnovo delle 71 borse di studio oggi attive.
Il problema delle borse di studio è particolarmente delicato: costituisce, infatti, il ventre molle del precariato della ricerca e non viene intaccato dalla riforma in atto. Le borse di studio non sono contratti di lavoro, ma nascono come forma di finanziamento agli studi e all’alta formazione professionale che nella maggioranza dei casi si avvicina ai mille euro mensili. I titolari delle borse sono, quindi, privi di qualsiasi tutela previdenziale e assistenziale (contributi pensionistici, maternità, malattia, ecc.). Ciononostante è il sistema di arruolamento più utilizzato e abusato dagli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) per coprire le carenze di organico, soprattutto per le donne.
E’ così anche al Cro di Aviano. Né è la prova l’aggiornamento al regolamento delle borse di studio recentemente approvato in Istituto. Il nuovo regolamento rivela chiaramente l’intenzione di coprire i fabbisogni di figure specializzate con borse di studio, invece, che con contratti di lavoro veri e propri. È facilmente intuibile l’intenzione dell’Istituto avianese di continuare in futuro a ricorrere alle borse di studio per arruolare il personale necessario al proseguimento delle attività di ricerca.
A questo proposito le organizzazioni sindacali Anaao Assomed, Cgil Fp e Cisl Fp chiederanno un incontro con le Direzioni del Cro per un chiarimento e per chiedere la revisione completa del regolamento delle borse di studio per evitare il reiterarsi di abusi e sfruttamenti.