“Sono ormai due settimane che l’assessore alla Sanità del Comune di Grado Claudio Gaddi cerca di fissare un appuntamento con il Direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria 2, Lidia Di Stefano e il direttore generale, Antonio Poggiana. Dopo lunga insistenza, finalmente, siamo riusciti ad ottenerlo, ma solo per il 9 aprile. Già questo lascia intendere quale sia il livello di attenzione dell’Azienda nei confronti di Grado”. Il riferimento del sindaco, Dario Raugna, è relativo alla convenzione con i medici del punto di primo intervento (PPI) per le prestazioni erogate all’interno della struttura sanitaria gradese scaduta lo scorso 31 marzo. Di conseguenza tutti gli interventi verranno eseguiti sull’ambulanza.
“Non comprendiamo quali motivazioni stiano alla base di questa scelta e perché non si sia provveduto per tempo a sottoscrivere una nuova convenzione, senza creare disagio alla città”, prosegue il primo cittadino. Sempre l’Azienda 2, per l’intervenuta sentenza della Corte dei Conti che ha ritenuto illegittimi i patti territoriali, ha deciso di tagliare 300 euro al mese alla guardia medica. “Sono medici che esercitano la libera professione e mentre in tutte le altre Aziende Sanitarie si è trovata una soluzione, da noi no. Il risultato è che la guardia medica è entrata in stato di agitazione con la conseguente chiusura al pubblico dell’ambulatorio”.
“Oggi invierò una lettera al Prefetto e gli chiederò di convocare in tempo utile un tavolo tecnico con i rappresentanti dell’azienda sanitaria per comprendere se a Grado sia a rischio la salute pubblica, anche in ragione dell’imminente stagione turistica e delle numerose persone che già adesso frequentano la nostra isola. Sulla sanità non intendo mollare di un solo millimetro. Il Comitato per la Salvaguardia della Sanità Gradese è informato in tempo reale su tutti gli sviluppi di questa vicenda che auspichiamo possa trovare una rapidissima soluzione. Da informazioni in mio possesso già oggi ci sarà un incontro tra i vertici dell’Azienda 2 per dirimere le due questioni”.