Musica e parole d’eccezione si intrecceranno venerdì 30 novembre, alle 20.45, all’auditorium di Povoletto con “Strolic”, i dodici mesi dell’anno raccontati con le musiche di Valter Sivilotti e i versi di Pietro Zorutti. L’evento sarà affidato alle voci del “Coro Natissa” di Aquileia, diretto dal maestro Luca Bonutti, e a quella del noto attore friulano Omero Antonutti. Il coro sarà accompagnato da Marko Feri alla chitarra, Sebastiano Zorza alla fisarmonica, Mauro Meroi al contrabasso e Lorena Favot come voce solista.
L’appuntamento chiuderà la stagione concertistica “Note di Spezie”, voluta e ideata dal Collegio del mondo Unito di Duino, sotto la direzione artistica di Chiara Vidoni, per valorizzare le diversità musicali di tutto il mondo e sensibilizzare i musicisti e il pubblico alle peculiarità culturali, aumentando l’utilizzo della musica quale veicolo di conoscenza e comprensione delle culture e della storia dei popoli.
Nato da un’idea del maestro Bonutti, l’Almanacco in musica è una testimonianza di un attento confronto con i linguaggi sonori contemporanei e, contemporaneamente, veicolo di un’attitudine comunicativa squisitamente friulana, all’insegna di un istinto creativo attento alla dimensione schiettamente popolaresca che perpetua l’immagine di tanta eccelsa letteratura corale friulana.
Pietro Zorutti, poeta del Friuli per antonomasia, acutissimo osservatore dell’uomo, eccellente e arguto antropologo del popolo friulano, allo Strolic ha dedicato molta parte della sua produzione letteraria: vere e proprie collezioni di poesie, dedicate ai mesi dell’anno, percepiti nel loro perenne ripetersi nel tempo, preziosi concentrati di saggezza ed esperienza popolari, dove l’autore ha saputo fondere eleganza letteraria e acuta capacità di analisi della natura umana.
Lo Strolic è diventato musica grazie al lavoro compositivo del maestro Sivilotti, che ha inserito nell’organico un coro maschile, filologicamente mezzo canoro appartenente al folclore di tradizione, fisarmonica, chitarra e contrabbasso, tutti strumenti legati alla musica popolare ma sapientemente utilizzati nelle specifiche potenzialità virtuosistiche, ai quali si aggiungono una voce solista e un narratore.
Ascoltare il rumore delle stagioni, è l’approccio semplice e spontaneo che ha fatto nascere lo Strolic del coro Natissa, per accostare la musica ad una poesia vera e genuina e dare un effetto sonoro alle stagioni.