Fine settimana intenso per la stagione teatrale Vierte a Teatri 2019, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine con nove spettacoli nei quartieri cittadini lungo due mesi di programmazione.
Si comincia sabato 13 aprile alle ore 20:45 allo Spazio Venezia in via Stuparich 3 (angolo viale Venezia) con “Oscar”, spettacolo musicale tratto dalla commedia di Claude Magnier (brillante autore parigino del secolo scorso) e allestito a cura della Compagnia Tutto fa Broduei di Trieste. Angelo, triestino doc, emigrato a Chicago, torna nella sua città natale dopo aver fatto fortuna grazie al proibizionismo, per promettere alla madre di diventare onesto, portando con sé tutta la sua famiglia che gli arrecherà non pochi grattacapi. La storia si complica ancor di più per l’arrivo un famoso gangster dal nuovo mondo in una Trieste degli anni ’30, contaminata da soffuse atmosfere jazz e charleston. Lo spettacolo coincide con la prima serale di SPAZIO TEATRO, la nuova rassegna resa possibile anche grazie alla collaborazione di FITA – UILT, Federazione Italiana Teatro Amatoriale – Unione Italiana Libero Teatro con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il progetto vede anche la partecipazione attiva dell’associazione di volontariato Venezia, operante nei quartieri di Cormôr, S. Giuseppe, S. Rocco e Tempio Ossario. L’intera rassegna di quattro spettacoli di teatro leggero, è realizzata a cura dell’associazione culturale Melodycendo con il coordinamento di Nicola Fraccalaglio.
Domenica 14 aprile alle ore 17:00 all’auditorium Menossi in via San Pietro 60 è la volta del Teatro Maravee di Osoppo che porta in scena la tragicommedia “E Doman?”, di Francesco Brandi con la regia di Federico Scridel. Un ponte, un fiume, due uomini disperati. A chi tocca per primo? Il pretesto di mettere fine alla propria vita, diventa il viatico per imparare ad apprezzarla. Un gioco teatrale surreale, una parabola contemporanea, che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi, dove i valori dell’uomo appaiono lisi e sfilacciati sullo sfondo di un progressivo impoverimento spirituale. Ivan è un garagista, uomo semplice e di piacevole concretezza, religioso praticante, di bassa estrazione sociale. Tobia invece è un Vip della TV, opinionista e tuttologo. Dall’incontro tra due diverse disperazioni nasce un dramma sottile, spesso imprevedibile, che assume i toni della comicità. Due atti in friulano che nel 2009 si sono aggiudicati il premio Flaiano a Pescara. Gli attori Daniele Copetti e Mario Picco incrociano qui i loro percorsi artistici personali. Lo spettacolo chiude la 57^ rassegna del Teatro Friulano e delle lingue minoritarie, frutto della collaborazione tra il circolo culturale ricreativo Sant’Osvaldo e ATF – Associazione Teatrale Friulana. Si ride in ‘marilenghe’ per il tradizionale scambio di auguri.