Quando nel 1987 Eleanor Bergstein scrisse la storia di Dirty Dancing – Balli proibiti, non si sarebbe immaginata un tale successo. Il racconto di Baby e della sua storia d’amore con il maestro di ballo Johnny, ambientata in una lontana estate degli anni ’60, si è trasformato in un vero e proprio cult senza tempo, cinematografico e teatrale.
A tre decenni di distanza, trascinato dall’eterno vento del revival – in questo caso, il revival del revival, ossia gli Anni ’10 che celebrano gli Anni ’80 del secolo scorso, che a loro volta celebravano gli inarrivabili ’60 -, il musical continua ad affascinare e divertire il pubblico di tutto il mondo. Compreso quello friulano, che vedrà lo spettacolo da giovedì 8 a sabato 10 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Dirty Dancing è un titolo da record: un successo planetario al cinema, un Golden Globe e un Oscar per il brano (I’ve had) the time of my life’, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora. A teatro ha ottenuto i più alti incassi nella storia del teatro europeo e in Italia, al debutto nel 2014 a Milano, ha registrato il record d’incassi con oltre 115 mila presenze nei primi 3 mesi.
Lo speciale allestimento per i 30 anni del film, Dirty Dancing, the classic story on stage, è firmato dal regista Federico Bellone, con la supervisione della stessa Bergstein nella scelta del cast. Questa nuova produzione internazionale ha la capacità di conquistare non solo gli habitué del genere, ma una nuova ed eterogenea parte di pubblico, grazie a musiche e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione cinematografica.