A 40 anni dall’approvazione della legge 180, che ridisegnò lo statuto giuridico dei malati di mente e stabilì la chiusura degli ospedali psichiatrici, la riforma voluta da Franco Basaglia – punto di arrivo di un ampio movimento sociale che da anni si batteva per la chiusura dei manicomi – arriva a teatro. In (tra parentesi) la vera storia di un’impensabile liberazione, Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua raccontano una parte di questa storia, dei suoi mille intrecci e delle storie minime di uomini e di donne che hanno vissuto l’internamento.
Mercoledì 28 al Teatro Benois De Cecco di Codroipo per il circuito Ert, venerdì 30 al Palamostre di Udine per Teatro Contatto e sabato 1 dicembre al Pasolini di Cervignano, il noto conduttore radiofonico e lo psichiatra per trent’anni al fianco di Basaglia hanno scelto di raccontare insieme la vera storia di un’impensabile liberazione, un progetto di riforma che metteva per la prima volta tra parentesi la malattia mentale per ridare vita e dignità ai malati.
Lo spettacolo, nato con intenti non celebrativi, ma da un coraggioso spirito di verità, una produzione Teatro Stabile Fvg, è il dialogo tra due ‘matti’ che decidono di esporsi, raccontare la loro esperienza, tentare di colmare il vuoto di memoria intorno al cambiamento più radicale che si è realizzato nel nostro Paese.