‘X appartenente a N’, dice una precisazione nel titolo del lavoro che l’Isis Solari / Linussio / Paschini di Tolmezzo presenta al 48° Palio Teatrale Studentesco, come sempre al Palamostre, nella serata del 14, ed effettivamente dieci sono i componenti del gruppo, cui si sommano i ventitre del gruppo ‘Il Muro Emozionale’ dell’Isis Malignani di Udine, per una serata che si annuncia affollatissima, in palco come in sala. Cominciano i ragazzi di Tolmezzo, coordinati dai loro professori Federico Pastore (#ancheluihafattoilpalio) e Lorella Dose. Le tre scuole tolmezzine che compongono il gruppo sono intitolate a Fermo Solari (imprenditore, partigiano e politico della val Pesarina), Jacopo Linussio (imprenditore tessile della Carnia) e Pio Paschini (Vescovo, storico e Rettore dell’Università Pontificia). Un magnifico trio.
Il titolo esatto del lavoro è ‘X attori in cerca d’autore (con X appartenente a N)’. Il gruppo si chiama ‘Teatroabusivo’, ed ha elaborato alcune messinscena di parti di testi noti (Pirandello, Ende, Beckett ed altri) sui quali ha sperimentato un nuovo modo di lavorare, attraverso la creazione diretta delle dinamiche drammatiche, che si concretizza presentando sul palco uno scalcagnato gruppo di attori che sta cercando di mettere in scena uno spettacolo in cui si narra una fiaba di migrazioni, fuga e magie. Quello che non si riesce a trovare è però il punto di contatto con il misterioso autore che fornisce loro i testi ma che nonostante le insistenze continua a non farsi vedere. L’impresa si fa quindi davvero titanica, e senza l’intervento di qualche ‘deus ex machina’, sembra proprio impossibile da realizzare. Speriamo bene.
A seguire uno dei più quotati gruppi di queste ultime edizioni del Palio, vuoi per numero, vuoi per la profondità del lavoro tecnico e della ricerca drammaturgica e scenica: il gruppo dell’Isis Malignani (Arturo, imprenditore e inventore del vuoto nel bulbo della lampadina), che, coordinato da Nicoletta Oscuro con la collaborazione di Hugo Samek, quest’anno parte dal ‘Misantropo’ di Molière, testo atipico per quanto riguarda il drammaturgo francese, arguto e acido, basato sulle riflessioni da parte dei personaggi coinvolti sulle dinamiche dei rapporti umani, verità e falsità, conformismo e denuncia, ‘lo squallido giochetto che ci vuole tutti amici a parole, ma pieni di risentimento nei fatti’. Il personaggio di Alceste, il protagonista, interpretato dallo stesso Molière al debutto dell’opera nel 1666, rientra in quella categoria di personaggi che anelano all’assoluto (in compagnia per esempio del Caligola di Camus, di Amleto di Shakespeare, di Cyrano di Bergerac, della stessa Antigone e di molti altri) e non accettano compromessi. Egli ama soprattutto la verità, disprezza la finzione e con essa quasi tutta l’umanità. Un ottimo punto di partenza per una riflessione che lega la gioventù anche al tempo presente. Non vi ricorda per esempio la formidabile intransigenza rispetto alle questioni dello stato del clima mondiale della giovane Greta Tumberg? Sipario come al solito alle 20.00.