Presentato nella località balneare il Festival Internazionale GradoJazz by Udin&Jazz, organizzato da Euritmica con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’amministrazione comunale. Dopo 28 edizioni nel capoluogo friulani, la rassegna approda a Grado, che da quest’anno ospita il clou della storica manifestazione, senza rinunciare alle anteprime sul territorio.
Da 29 anni il festival porta in Friuli Venezia Giulia il meglio della scena jazz contemporanea, tra avanguardia e tradizione, ospitando grandi artisti internazionali e italiani e con una programmazione all’altezza dei più importanti festival mondiali, un unicum culturale a livello nazionale e un riferimento immediatamente riconoscibile nei circuiti jazz internazionali.
Nella settimana gradese,sono in programma concerti, workshop, mostre, libri, incontri, proiezioni, visual art, il tutto circondati da una piacevole ospitalità nello scenario magnifico della laguna di Grado, l’isola del sole, un lembo di terra sospeso tra mare e vento, tra storia e futuro.
Il viaggio di GradoJazz, dopo un prologo già dal 25 giugno con concerti a Tricesimo, Cervignano, Savogna d’Isonzo e un weekend a Marano Lagunare, entra nel vivo il 6 luglio, a Palmanova dove i mitici King Crimson, progressive rock band britannica di livello mondiale, si esibiranno in Piazza Grande nella prima delle quattro date italiane del tour, che celebra il 50°anniversario di attività per il gruppo di Robert Fripp.
Nell’ordine: il 25 giugno, Piazza Garibaldi di Tricesimo vedrà esibirsi le vocalist e la band del NuVoices Project; il 26 sarà Cervignano ad accogliere i Pipe Dream, una band internazionale con quattro delle personalità più interessanti nella nuova scena creativa italiana e il violoncellista americano Hank Roberts; il 27 il Castello di Rubbia a Savogna d’Isonzo ospiterà un piano solo di Claudio Cojaniz e dal 28 al 30 giugno ritorna a Marano Lagunare la seconda edizione di Borghi Swing by Udin&Jazz, con un programma costruito ad hoc per valorizzare le migliori espressioni del panorama jazzistico regionale, che s’inseriscono in una proposta di turismo esperienziale per conoscere il luogo, l’ambiente che lo circonda, la sua storia, i suoi riti, la cultura e l’enogastronomia.
Dal 3 luglio il festival si trasferisce a Grado, con una mostra di sassofoni d’epoca curata da Mauro Fain e proiezioni di filmati di concerti jazz storici. Il 6 luglio, in occasione del ‘Sabo Grando’, la fanfara jazz Bandakadabra allieterà le vie del centro; il 7 luglio, GradoJazz entra nel vivo con la formula dei due concerti su due diversi palcoscenici nel Jazz Village del Parco delle Rose, preceduti da incontri con artisti, giornalisti, scrittori che animeranno i Jazz Forum nella struttura del Velarium. Le notti gradesi si allungheranno poi al Jazz Club nel lounge bar Antiche Terme.
La prima serata gradese del festival, il 7 luglio, porterà le atmosfere argentine del Quinteto Porteño, un tributo alla musica del grande Astor Piazzolla, seguito uno tra i musicisti più noti d’Italia: il trombettista Paolo Fresu, con il suo nuovo progetto discografico ‘Tempo di Chet’, in trio con Dino Rubino, e Marco Bardoscia.
L’8 luglio, nel primo dei due concerti in programma, il trio del pianista Amaro Freitas, uno dei nuovi talenti del jazz contemporaneo brasiliano, e a seguire una grande festa musicale con la North East Ska* Jazz Orchestra, formazione di 20 elementi cresciuta in casa nostra, che presenta il suo nuovo lavoro discografico.
Il 9 luglio, i Licaones ripropongono il loro progetto musicale connotato da una nuova vivacità, tra divertissement, ritmi ballabili ed eccellenti trovate tecniche, con il sassofonista Francesco Bearzatti e il trombonista Mauro Ottolini, accompagnati da Oscar Marchioni e Paolo Mappa. Alle 21.30, una delle stelle del jazz mondiale: Gonzalo Rubalcaba, il più celebre musicista cubano della sua generazione, in trio con Armando Gola al basso e Ludwig Afonso alla batteria.
Il 10 luglio, serata dedicata al blues con la Jimi Barbiani Band, nuovo progetto di uno dei migliori chitarristi blues rock slide d’Europa e soprattutto il grande bluesman californiano Robben Ford, il musicista che fondò i mitici Yellowjackets. Uno dei pochi che può vantare collaborazioni discografiche eccellenti come Miles Davis, i Kiss, Burt Bacharach, Muddy Waters, George Harrison, Joni Mitchell…
La serata finale del festival, giovedì 11 luglio, sarà aperta da Maistah Aphrica, progetto che porta i suoni dell’Africa rivisitati dai migliori protagonisti del panorama jazz made in Fvg. Il concerto-evento degli Snarky Puppy, collettivo con base a New York e con circa 25 membri in rotazione, che si muove tra jazz, funk e R&B, tra musica scritta e improvvisazione totale. La band chiuderà l’edizione 2019 di GradoJazz by Udin&Jazz, che vivrà una dimensione sempre più internazionale: anche gli Snarky Puppy scelgono il festival come prima data in Italia del nuovissimo Immigance tour.