I giochi paralimpici di Tokyo 2020 sono l’obiettivo principale della zoppolana Giada Rossi. È ancora fresco il ricordo del bronzo vinto a Rio a settembre 2016, ma è già ora di pensare al prossimo obbiettivo che ci sarà tra 20 mesi nel paese del Sol levante.
Il 2018 ha visto la forte friulana impegnata in nuove metodologie di allenamento agli ordini del dt Arcigli. Un anno di novità, con la partenza del centro federale residenziale di Verona (unico in assoluto per lo sport paralimpico italiano) dove la pordenonese si trasferisce per continuare la progressione tecnica e tattica in avvicinamento alle qualificazioni per i giochi nipponici.
La punta di diamante del tennistavolo italiano, tesserata per gli amici della società imolese Lo sport è vita del presidentissimo Davide Scazzieri e della compagna di allenamenti e di nazionale, la faentina di Reda, Carlotta Ragazzini, ha messo in bacheca tre titoli italiani, i tornei internazionali con il primo posto a Lignano e Lasko in Slovenia, e l’impresa nel torneo di Pechino dove in finale ha battuto l’atleta di casa la Liu.
Ai Mondiali di Celje in Slovenia ha ottenuto la medaglia di bronzo che conferma l’azzurra al vertice del ranking mondiale. Giada, nonostante gli impegni sportivi, ha sempre trovato il tempo per trasmettere la sua storia personale e sportiva con la sua presenza nelle scuole ed è testimonial del progetto della Fitet e di Oso con il contributo della fondazione Vodafone, che propone l’ingresso al mondo sportivo agli studenti disabili in 60 province italiane e che vede il coinvolgimento di oltre 20.000 persone.
E’ anche protagonista con l’associazione dei giovani avvocati italiani per un progetto a livello nazionale d’informazione sui diritti e legislazione a favore dei disabili. Nel 2019 parteciperà al torneo internazionale di Lignano, all’appuntamento in Slovenia e, ai primi di agosto, affronterà la lunga trasferta in Giappone, a Tokyo. Ma l’obiettivo principale sono i campionati europei di Helsingborg, in Svezia, che garantiscono alla vincitrice l’accesso diretto alle paralimpiadi.