In crescita auto usate (+5,3%), motoveicoli (3,8%), information technology (+1,3%) e mobili (+0,9%), in calo auto nuove (-5,6%), elettronica di consumo (-1,6%) ed elettrodomestici (-0,1%). Il quadro del mercato dei beni durevoli in Friuli Venezia Giulia nel 2018 viene tracciato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia.
“La spesa in beni durevoli – commenta il responsabile dell’Osservatorio Findomestic Claudio Bardazzi – è lieve crescita (+0,4%) attestandosi a 1 miliardo e 419 milioni. Si tratta della crescita più bassa tra le regioni italiane insieme al Molise, a fronte di una crescita media a livello nazionale dell’1,9%. A pesare sul dato finale è soprattutto l’andamento delle auto di nuova immatricolazione, il più negativo sul territorio nazionale. Da sottolineare, invece, l’evoluzione positiva dell’information technology, di poco inferiore alla media nazionale (+1,7%)”.
L’ANALISI PROVINCIALE. A livello provinciale, evidenzia Bardazzi, “la spesa per durevoli è risultata stabile a Gorizia (0,1%), positiva a Udine (1,0%), mentre è diminuita a Pordenone (-0,3%) e Trieste (-0,2%). Nel 2018 il livello di spesa destinata ai durevoli per famiglia si è attestato in regione a 2.521 euro, ovvero 138 euro in più rispetto alla media nazionale”.
UDINE. In provincia di Udine i beni durevoli hanno raggiunto un valore di 633 milioni di euro per una spesa di 2.610 euro per famiglia. L’Osservatorio Findomestic rileva che la spesa per le auto nuove è scesa a quota 167 milioni di euro con un decremento del 3,2%. Positiva, invece, la dinamica delle vetture usate: +4,9% per un totale di 212 milioni di euro. Il segmento motoveicoli evidenzia, poi, il migliore andamento a livello regionale con un significativo +17,5%. Per quanto riguarda i mobili e l’information technology, la crescita si attesta allo 0,6% per entrambi i comparti che hanno un mercato rispettivamente di 158 e 21 milioni di euro. Negativi in provincia di Udine i segmenti elettrodomestici (-0,6%) ed elettronica di consumo (-2,1%).
PORDENONE. Con una media di 2.658 euro, Pordenone è la provincia del Friuli-Venezia Giulia con il valore più alto di spesa per famiglia. Sono stati 355 i milioni spesi lo scorso anno per i beni durevoli: le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic dimostrano che la quota maggiore (115 milioni, con una crescita del 5,2%) è stata destinata alle auto usate, che precedono le auto nuove (101 milioni, con una flessione del 6,3%) e i mobili (85 milioni pari a +0,7%). Tra le altre voci del comparto ‘casa’, bene solo l’information technology (+1,1%), mentre risultano in arretramento gli elettrodomestici (-0,1%) e l’elettronica di consumo (-1,6%). Pordenone, infine, detiene il record negativo in regione per le vendite di motoveicoli: -9%.
TRIESTE. Le famiglie triestine hanno speso in media 2.251 euro in beni durevoli nel 2018. Dei 272 milioni di euro complessivi, la maggior parte è stata indirizzata all’acquisto di auto usate (85 milioni con un balzo in avanti del 6,5%), mobili (72 milioni con un aumento dell’1,4%) e auto nuove (69 milioni con una flessione del 8,6%). Spicca la performance dell’information technology, protagonista di una crescita del 2,3%, la seconda più alta in regione. In lieve crescita l’andamento degli elettrodomestici (0,4%) mentre tutte le altre voci rilevate dall’Osservatorio Findomestic sono risultate negative: -0,9% per l’elettronica di consumo e -5,6% per i motoveicoli.
GORIZIA. Nel 2018 la spesa per i beni durevoli in provincia di Gorizia, secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, è stata di 159 milioni di euro (2.412 euro a famiglia). Il mercato delle auto usate, in crescita del 5,8%, ha toccato un valore di 48 milioni e ha distaccato quello delle auto nuove, sceso a 43 milioni con un’inflessione del 7,7%. I cittadini della provincia di Gorizia hanno speso poco di meno – per l’esattezza 42 milioni di euro – per comprare mobili: il segmento ha fatto registrare un aumento dell’1,3%. Dinamica molto positiva per i motoveicoli (+12,9%) e importante incremento anche per l’information technology (+2,4%). Il saldo risulta, infine, leggermente positivo per gli elettrodomestici (+0,7%) ma negativo per l’elettronica di consumo (-0,9%).