Il 568 d.C. è stato l’anno di arrivo dei Longobardi nella nostra regione, un momento fondativo della realtà Friulana e un tassello fondamentale di quella Europea. Il 2 e il 3 giugno, a Cividale, dentro le sale del Museo Archeologico Nazionale e nel suo cortile, si potrà prendere parte a un’esperienza unica e immersiva alla scoperta dell’Europa popolata da Longobardi, Alamanni, Scandinavi, Avari e Goti; il tutto in collaborazione con archeologi e studiosi.
L’associazione ‘La Fara’ e il Museo Archeologico Nazionale di Cividale organizzano ormai da un lustro l’evento insieme, dando vita a qualcosa di unico nello scenario rievocativo italiano.
L’evento coniuga archeologia e ricostruzione storica applicata alla rievocazione, niente spettacolarizzazione, nessuna indulgenza verso il pressapochismo. Mattinate di convegni, con relatori di caratura internazionale tra archeologi, storici e ricostruttori, si alterneranno a pomeriggi puntati sulla rievocazione e la ricostruzione, il tutto negli spazi di quello che è il più importante museo in Italia per l’archeologia Longobarda ed un orgoglio della nostra regione.
Inoltre, sabato pomeriggio alle 18 si terrà la presentazione del volume ‘Dalle fonti alla narrazione. Ricostruzione storica per il racconto della quotidianità’ a cura di Marco Valenti, Stefano Ricci Cortili, Vittorio Fronza, Collana Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti Sezione Archeologia – Università di Siena, 67.
Grazie alla preziosissima collaborazione del Museo, l’ingresso alle sue sale sarà gratuito per entrambe le giornate e se il mal tempo dovesse rendere di difficile praticabilità il giardino interno, i ricostruttori prenderanno spazio accanto ai reperti originali.