Sarà inaugurato sabato alle 10 il ‘Memoriale per le vittime dell’amianto’ che avrà sede al Mu.Ca. Museo della Cantieristica di Panzano. Il memoriale è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale Cisint, attivamente impegnata a sostegno delle iniziative che denunciano le conseguenze dell’utilizzo dell’amianto nel territorio cittadino e in particolare nei cantieri navali.
“La città di Monfalcone è una delle realtà fra le più colpite a causa dell’utilizzo di questa fibra, con un alto numero di vittime e i cui effetti si faranno sentire ancora per molti anni a causa del periodo di latenza nell’emergere delle relative patologie” ha più e più volte ricordato il sindaco, Anna Cisint che assieme ai suoi assessori lo scorso 20 novembre ha approvato una delibera di giunta con cui si è ufficializzata la volontà di dar corso alla realizzazione del Memoriale per le Vittime dell’Amianto negli spazi del Museo della Cantieristica. Idea nata già parecchi mesi fa proprio dalla considerazione che il Museo della Cantiertistica, per rispetto e riconoscimento di dignità dei lavoratori, avrebbe dovuto ospitare uno spazio dedicato alla tragedia dell’amianto. Spazio che effettivamente mancava.
Il Memoriale, il cui progetto è stato curato dal giornalista Roberto Covaz, è in sostanza una apposita sala che servirà quale luogo di conoscenza delle vicende dell’amianto e nello stesso tempo sarà luogo di omaggio per le vittime e per tutti coloro che sono colpiti dalle conseguenze dell’impiego dell’amianto. Per realizzare il memoriale è stato effettuato un investimento di circa 20mila euro per realizzare interventi strutturali, lavori di adeguamento dell’ambiente, il rivestimento delle pareti e la sistemazione di pannelli stampati con testi e immagini, nonché un grande pannello dei ‘nomi’ delle vittime. I pannelli espositivi e informativi e le didascalie delle immagini sono stati realizzati in due lingue, italiano e inglese e la traduzione è stata affidata alla Quickline di Trieste.
Le foto che verranno esposte e che sapranno raccontare forse meglio delle parole il dramma dell’amianto e delle tante famiglie colpite da questa tragedia sono state chieste alla fotografa monfalconese Katia Bonaventura che ha fatto una specifica ricerca artistica sul tema dell’amianto e sulle ricadute tragiche che ha riportato al territorio, raccontata proprio attraverso le immagini. Per l’attività di progettazione e il reperimento del materiale iconografico e fotografico e dei materiali da esporre nella mostra immagini ‘Il racconto dell’amianto’, il comune si rivolto all’architetto Michele Poletto, dello studio Movio Poletto di Ronchi dei Legionari, che già aveva partecipato allo staff di progettazione degli allestimenti generali del Museo della Cantieristica. È stata inoltre creata un’illuminazione specifica e adatta al memoriale.