Partecipa anche il comune di Monfalcone al progetto europeo ‘SASPAS-Safe Anchoring and Seagrass Protection in the Adriatic Sea’ con fondi Interreg Italia-Croazia, che coinvolge il litorale monfalconese con l’obiettivo di preservare e ottenere uno stato migliore di conservazione della biodiversità dell’ecosistema del Mare Adriatico al fine di diminuirne la vulnerabilità, attraverso sistemi innovativi di ancoraggio sicuro, l’esecuzione di trapianti pilota, lo svolgimento di attività di monitoraggio e la definizione di un sistema di gestione integrata per le fanerogame. Al progetto, oltre al comune di Monfalcone che è capofila e che lo ha voluto mercoledì nella sala del consiglio comunale, partecipano Selc società cooperativa Venezia, il Conisma consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del mare, il parco naturale regionale Dune Costiere di Brindisi, il Corila consorzio per il coordinamento ricerche sistema lagunare di Venezia, il parco nazionale Kornati (Croazia), l’Università di Rijeka e il Sunce Association for nature, environment and sistainable development di Spalato. A disposizione di Saspas, che si svolgerà in 30 mesi, dal 1 gennaio 2019 al 30 giugno 2021, e che verrà presentato anche a Esof 2020, c’è budget di 1milione 906.100 euro, di cui 366mila euro destinati al comune di Monfalcone e il restante diviso tra tutti i soggetti partecipanti.
Cinque le macro attività previste, partendo da quelle di coordinamento e gestione, alla comunicazione e monitoraggio con raccolta dei dati della biodiversità, dei popolamenti marini, del ciclo vitale delle piante e delle dinamiche distributive delle fanerogame, dati che serviranno per attivare poi azioni di protezione e ripristino, oltre che di salvaguardia. Si procederà poi con le azioni concrete che prevedono l’installazione di ancoraggi ecologici e trapianti di fanerogame marine. L’area che interessa il comune di Monfalcone è quella che ricade nel Sic sito di interesse comunitario Cavana, che si trova oltre la Zcs Zona speciale di conservazione Foce dell’isonzo-Isola della Cona, all’interno della fascia di 300 metri dal perimetro del Sito Natura 2000: ne saranno collocati 30 dispositivi di ancoraggio ecologico e due ‘plot’ di trapianto di fanerogame di circa 100metri quadrati ciascuno. Infine verrà creata una piattaforma digitale, destinata ad enti pubblici, autorità, associazioni d diportisti per la migliore gestione e regolazione dell’ancoraggio che grazie ai nuovi dispositivi sarà rispettoso del mare e dei fondali marini.
“Siamo orgogliosi di essere parte di questo progetto che consentirà ai tanti fruitori del nostro mare di farlo nel modo più corretto” ha detto il sindaco Anna Cisint, a cui ha fatto eco Andrea Raimondo, esperto di progetto che ha voluto sottolineare come Saspas “ha in fondo l’obiettivo di non vietare nulla, ma di spingere anche i diportisti a conoscere il mare e le sue problematiche e a collaborare nella applicazioni di pratiche più rispettose dell’ambiente marino”. Da ricordare che il comune di Monfalcone partecipa a diversi progetti europei. I progetti già finanziati, oltre a Saspas, sono Interbike con fondi Interreg Italia-Slovenia (198.250 euro a Monfalcone su 1 milione 4.517 euro) e Ecomosaico Carso con fondi Fears (84mila euro su 500mila euro). C’è poi Smooth Ports con fondi Interreg Europa (140.350 euro su un milione 75.145 euro) progetto in fase di approvazione e due progetti presentati nel 2019, entrambi con fondi Interreg Italia-Slovenia: Urban Silva (124mila euro su 823.512euro) e EcoSmart (144.200 euro su 775mila euro).