Il secondo weekend di ottobre torna anche in Carnia l’appuntamento con cui il Fai, il Fondo Ambiante Italiano, rinnova l’invito a scoprire capolavori dell’arte e della storia locale, solitamente poco accessibili. Sabato 13 ottobre, la sede tolmezzina del Fai guidata da Patrizia Ciuffo, con il patrocinio dei Comuni di Ovaro, Comeglians e Prato Carnico, organizza l’apertura al pubblico di alcuni tra i più straordinari beni del comune di Ovaro. Si tratta innanzitutto dell’area archeologica e della chiesetta medievale di S. Martino, in località S. Martino, che in virtù delle recenti scoperte archeologiche, ha gettato nuova luce sulla diffusione del cristianesimo in Carnia.
Quindi la Pieve di Gorto, dedicata a Santa Maria, settecentesca chiesa madre del Canale di Gorto, che domina la vallata dal colle tra Cella e Agrons e conserva ancora consistenti tracce delle precedenti epoche architettoniche, come gli antichi affreschi risalenti al XIII secolo. E ancora il vicinissimo Museo della Pieve, allestito nell’ex latteria di Cella-Agrons nella frazione di Cella, pochi metri più a valle, dove sono conservati interessanti testimonianze dell’arte sacra della Val Degano tra le quali bronzi, argenterie, tessuti carnici, paramenti, statue lignee e arredi.
Per l’occasione, gli allievi dei Licei Classico e Linguistico dell’Isis “Paschini-Linussio” di Tolmezzo, preparati dalla professoressa Elena Fontanini, vestiranno i panni degli apprendisti Ciceroni, per guidare al meglio i visitatori.
Eccezionalmente saranno inoltre aperte al pubblico due storiche residenze private, grazie alla disponibilità degli attuali proprietari: il Palazzo Micoli-Toscano in località Mione, noto anche come “Casa delle cento finestre”, ottocentesca dimora di un’importante dinastia che ha lasciato un segno indelebile nella storia e nell’economia del territorio, e Casa Gressani, in località Luint, suggestiva sede della Domus Carnica, esempio di tradizionale architettura abitativa, già appartenuta ai signori Lupieri, famiglia di medici, intellettuali e patrioti friulani.
Un’attenzione particolare sarà rivolta alle famiglie, grazie all’impegno degli studenti del Liceo delle Scienze Umane dell’Isis “Paschini-Linussio” di Tolmezzo, che allieteranno i piccoli visitatori con letture animate e divertenti laboratori creativi nei locali del Museo della Pieve a Cella, per sensibilizzare i bambini al rispetto per l’ambiente e trasmettere loro la passione per il territorio montano e le tradizioni carniche.
Tutti i siti saranno aperti, con ingresso libero e gratuito, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. I giovani liceali saranno disponibili anche per visite guidate in lingua inglese e tedesca a Palazzo Micoli-Toscano e in lingua tedesca al Museo della Pieve di Gorto.
Inoltre, per gli amanti del trekking e delle passeggiate in montagna, ci sarà la possibilità di raggiungere a piedi Palazzo Micoli-Toscano, percorrendo un bel sentiero lastricato che, partendo ai piedi della Pieve di Gorto, sale fino a Mione, in prossimità della chiesa, a pochi metri dalla residenza, con tempi di percorrenza di circa venti-trenta minuti.