La riserva naturale della ‘Foce dell’Isonzo’ e le numerose potenzialità della stessa Isola della Cona e del territorio circostante rendono Staranzano appetibile per i turisti.
Nonostante la vicinanza con altri centri ben più grandi quali Grado e Aquileia, la municipalità bisiaca negli anni ha cambiato pelle, aumentando i visitatori e rendendosi sempre più raggiungibile e attraente. A tal proposito l’amministrazione comunale di Staranzano, con l’associazione Staranzano INN e l’Ascom Monfalcone e Mandamento, ha commissionato uno studio per comprendere i flussi turistici assieme agli identikit, al fine di migliorare l’offerta commerciale e turistica. La risposta alle varie domande arriva direttamente dall’indagine dell’Ires Fvg ‘L’Isola della Cona e Staranzano: strategie di marketing territoriale’.
Indagine coordinata dal ricercatore Gianluca Masotti in collaborazione con la società cooperativa Rogos, gestore della Riserva, l’Istituto tecnico economico ‘Luigi Einaudi’ di Staranzano e il Liceo ‘Caterina Percoto’ di Udine, ha analizzato le opinioni di un campione ponderato di 2.700 visitatori intervistati nell’arco di due trimestri (ottobre-dicembre 2017 e aprile-giugno 2018) che hanno permesso di analizzare nel dettaglio il fenomeno turistico che, nell’ultimo ventennio è cambiato molto e nel 2018 ha raggiunto i 17.264 ingressi a pagamento. L’ampiezza del raggio di provenienza territoriale è quintuplicata, passando dagli 80 chilometri del 1998 agli attuali 415, registrando una notevole crescita dell’età media e dei turisti laureati, stranieri e dediti alla pratica fotografica.
Tra le misure proposte la creazione di offerte integrate con pacchetti stagionali, la definizione dei percorsi pedonali e ciclabili anche con i centri maggiori, assieme alla promozione presso la riserva stessa dei prodotti offerti dalla municipalità, oltre che del turismo esperienziale per conoscere il territorio e valorizzare le numerose attività anche ludiche, ricreative e culturali.