Si è tolto la vita nella sua cella e a nulla sono valsi i tentativi di salvargli la vita di chi l'ha trovato agonizzante nella sua cella del carcere di Udine e dei sanitari che lo hanno soccorso e trasportato all'ospedale del capoluogo friulano. E' morto così un 18enne di orgini pakistane, in carecere per stalking e aggressione ai danni dell'ex amante. In Italia da tre anni, il giovane aveva conosciuto un'italiana con la quale aveva intrecciatouna relazione. Quando la donna, già impegnata con un altro uomo, aveva posto fine alla relazione, il 18enne ha reagito aggredendola più volte, fino a puntarle un coltello alla gola.
L'episodio, costato alla donna 30 giorni di prognosi, aveva spalancato le porte del carcere per il 18enne. Dopo pochi giorni il tragico epilogo sul quale la Procura di Udine ci vuole vedere chiaro e ha predisposto accertamenti. Anche il quel caso la Procura friulana aveva predisposto l'autopsia sul corpo della vittima.
Poche settimane fa un detenuto transessuale brasiliano aveva scelto di farla finita, sempre all'interno del carcere udinese di via Spalato, dove da tempo i sindacati degli operatori di sicurezza lamentano una situazione difficile per detenuti e addetti ai lavori.
Ancora un suicidio in carcere a Udine
Un 18enne pakistano, accusato di stalking, subito soccorso, è morto in ospedale
