Tra i ragazzi diminuisce la quota di chi consuma alcol quotidianamente (dal 29,5% al 21,4%), ma aumenta il consumo occasionale (dal 38,8% al 43,3%) e fuori dai pasti (dal 26,1% al 29,2%). Tra i giovanissimi di 11-17 anni, una quota del 20,4% ha un comportamento non moderato nel consumo di bevande alcoliche. Per quanto riguarda le preferenze, ai primi posti si trovano birra e aperitivi, amari e superalcolici e all’ultimo posto il vino. Ma sono forti le differenze di genere: gli uomini scelgono soprattutto la birra, le giovani fino a 24 anni invece aperitivi, amari e super alcolici. Il modello italiano tradizionale di consumo quotidiano di bevande alcoliche, soprattutto vino durante i pasti, cede quindi il posto ai modelli tipici dei paesi del Nord Europa, caratterizzati da consumi elevati di bevande alcoliche anche al di fuori dei pasti. È il cosiddetto binge drinking (significa bere più bevande alcoliche diverse in breve tempo) il cui scopo principale è l’ubriacatura immediata nonché la perdita di controllo, che in genere si pratica a casa di amici o parenti (39,3%); al bar; ristorante, pizzeria; casa propria; discoteca/night; all’aperto o in strada (5,3%).
Internet è il supermarket delle droghe
Come per l’alcol, spesso gli adolescenti usano le droghe per curiosità, perché procurano sensazioni piacevoli oper sentirsi accettati dal gruppo. La sostanza maggiormente consumata è la cannabis. La media dei ragazzi l’ha usata per la prima volta a 15 anni, mentre più del 26% di chi ha tra i 15 e i 19 anni ammette di averla presa almeno una volta nella vita e il 15% nell’ultimo mese. Diversi i dati che riguardano le droghe più “pesanti”: il 2,2% degli studenti ha provato cocaina e/o crack (l’1,6% nell’ultimo anno), molti meno l’eroina. In aumento il consumo di stimolanti come ecstasy e/o anfetamine. Per quanto riguarda gli allucinogeni (LSD, ketamina, funghi ecc), sono stati sperimentati almeno una volta nella vita dal 2,9% degli studenti e dal 2% nell’ultimo anno. I maschi risultano più coinvolti nell’uso di queste sostanze, mentre il consumo di tranquillanti e sedativi senza prescrizione medica e senza indicazione dei genitori è un fenomeno più diffuso tra le studentesse (il 4,8% ne ha indicato il consumo almeno una volta nella vita). A favorire la disffusione di droghe e psicofarmaci ci sono Internet e i social media, sempre più rilevanti per il traffico di nuove sostanze illecite.
Rapporti precoci, promiscui e poco sicuri
Nemmeno con il proprio corpo gli adolescenti evitano le sfrenatezze. La sessualità è una scoperta, il rischio che si trasformi in eccesso, però, è dietro l’angolo. Di sesso si parla molto, ma male e i ragazzi non sono informati correttamente. il metodo contraccettivo più usato è il preservativo, anche se è maggiore in numero di ragazzi che ne conosce l’uso rispetto al numero di quelli che poi praticamente lo utilizza. Comportamenti promiscui e disinformazione aumentano il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale, alcol e droghe annullano le inibizioni e favoriscono condotte sregolate. A essere più esposti sono i giovanissimi, gli studenti delle medie, facilmente influenzabili dal gruppo di amici. Ecco allora che le feste si trasformano in momenti per consumare anche più di un rapporto occasionale