Una sfida agguerritissima all’ultima ricetta, quella andata in scena oggi nell’arena della Scuola alberghiera Ial di Aviano. Protagonisti, dodici fasce tricolori, quelle degli impavidi ‘chef’ che hanno aderito alla settima edizione della ‘Ricetta del Sindaco’, la kermesse cultural-enogastronomica, promossa dall’Unione Cuochi del Friuli Venezia Giulia, con il supporto della Scuola Alberghiera dello Ial.
I primi a scendere in campo, nelle attesissime prove preparatorie alla finalissima in programma sabato 24 maggio a Villa Manin, sono stati gli amministratori di Caneva, Budoia, Cavasso Nuovo, Arzene e Codroipo.Con la complicità degli allievi della scuola e sotto l’occhio vigile e il palato inflessibile della giuria, hanno dato vita a una gara gustosissima, dove a farla da padroni sono stati i profumi del territorio, dalla trota della Livenza con carciofi e salsa di figo moro alla senape presentata dal sindaco di Caneva, Andrea Attilio Gava, al coniglio e zafferano di Dardago proposto sulle pappardelle da Roberto De Marchi di Budoia. Trota, questa volta abbinata al San Daniele, per il Comune di Codroipo, con ai fornelli l’assessore Claudio Tomada; risotto di asparagi per rappresentare Arzene con il suo sindaco Lucia Maria Raffin e i cjalzons di Cavasso Nuovo preparati dal sindaco Emanuele Zanon utilizzando patate di Ovoledo, cipolla rossa, l’immancabile pitina e il formaggio di malga Pradis.
Non meno motivati i “concorrenti” della selezione pomeridiana, che si sono sfidati a colpi di ricette, ma anche di aneddoti, confermando, con entusiasmo, che la kermesse dedicata ai sindaci è un momento culturale importantissimo per tramandare storie e tradizioni del territorio. A confermare lo spirito dell’iniziativa è il sindaco di Tramonti di Sotto, Giampaolo Bidoli, il vero concorrente da battere, visto che la precedente edizione è andata proprio a lui. Prodotto che vince, non si cambia, ma questa volta la pitina non è di capra, ma di muflone, fatta in casa secondo antiche ricette. Punta dritto al podio anche il primo cittadino di Faedis, Claudio Zani, “figlio d’arte”, alla seconda partecipazione, quest’anno con dei cannelloni ripieni di salsiccia e Montasio e da abbinare a un Refosco giovane. E se la cucina si deve fare con quello che c’è, ecco che il sindaco di Polcenigo, Mario Della Toffola, si è inventato per l’occasione addirittura una ricetta, una curiosissima frittata senza uova, a base di ricotta e miele di castagno da api che si affacciano direttamente sul parco di San Floriano, naturalmente tutte produzioni Ppl, ovvero dei piccoli produttori locali. Sono i sapori semplici, quelli legati all’infanzia ad avere la meglio nei piatti dei nostri chef, tutt’altro che improvvisati: ed è così, che ad esempio, il consigliere comunale di Corno di Rosazzo, complici anche recenti letture sulla prima Guerra Mondiale, sceglie per la sfida di utilizzare il pane raffermo come ingrediente principale della sua panade dal soldat, piatto gustato una volta alla settimana da bambino, accanto al zuf.
Erbette spontanee per il primo cittadino di Cimolais, Fabio Borsatti, frico con crema di sclopit per Torreano, con ai fornelli il sindaco Roberto Sabbadini e sardoni ripieni, scelti stamattina tra quelli “più lucidi e duri” per l’assessore del Comune di Monfalcone, Lucia Lallaro Scaffidi, siciliana doc, ma adottata da Monfalcone.
Per il medagliere, però, si dovrà attendere la finalissima del 24. Tutti già promossi, invece, per simpatia e creatività.