Il Comune di Sappada torna a casa. Oggi alle 13.54 la Camera dei Deputati ha approvato, dopo un intenso dibattito durato tutta la mattinata, il passaggio del Comune dolomitico al Friuli Venezia Giulia. A votare a favore sono stati Partito Democratico, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Alternativa popolare e Sinistra Italiana. Si sono astenuti, invece, il Movimento democratico progressista e Forza Italia, che hanno eccepito sulle conseguenze del voto e sulla correttezza dell’iter legislativo. Diversi deputati eletti in Veneto hanno votato in maniera contraria rispetto alle dichiarazioni di voto dei propri partiti d’appartenenza.
I COMMENTI
De Monte: oggi ha vinto la democrazia
“Oggi vincono la democrazia, i cittadini e la buona politica. Dopo dieci anni di attesa e non pochi tentativi di resistenza, Sappada torna in Friuli Venezia Giulia: il voto di oggi è il giusto riconoscimento della volontà della comunità sappadina, che non poteva essere mortificata”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd Isabella De Monte commentando l’approvazione, oggi alla Camera, del disegno di legge per il trasferimento del comune di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. De Monte è stata prima firmataria della proposta di legge quando era al Senato. Secondo De Monte “non posso che esprimere grande soddisfazione per il risultato odierno, frutto di un impegno trasversale, che non rappresenta né uno sgarbo al Veneto né una guerra territoriale, ma che è semplicemente il giusto finale di un percorso che i sappadini hanno portato avanti con determinazione. Nutro profonda ammirazione per questa comunità che, nonostante le tante frustrazioni, non ha mai smesso di lottare, e lo ha sempre fatto a testa alta, con garbo e rispetto delle Istituzioni. Sono la dignità, la tenacia e la compostezza tipiche delle genti di montagna. Aver presentato quel disegno di legge al Senato e aver lottato al fianco dei sappadini in questi anni per me è stato un onore”.
“Ora inizia una pagina nuova – osserva De Monte – che mi auguro sarà priva di contrapposizioni. Le Istituzioni e la politica hanno dimostrato di saper ascoltare i cittadini e di essere all’altezza di compiti né semplici né scontati. Ringrazio coloro che in Parlamento hanno portato avanti e seguito l’iter legislativo passo dopo passo, perché è davvero il migliore esempio di come la politica possa e debba essere credibile. Anche questo significa credere, con i fatti, all’Europa dei popoli”.
Gigli: Bentornata nella Piccola Patria!
“Mandi Sapade! Benrivât tal Friûl. Hallo Plodn! Zurück in Friaul. Ciao Sappada! Bentornata al Friuli, la Patrie dal Friûl da cui sei stata ingiustamente separata nel 1852. Sono passati 165 anni, ma la storia ritrova oggi le sue ragioni più profonde. Esprimiamo dunque grande soddisfazione per il rispetto della volontà popolare dei sappadini con la definitiva approvazione della legge Sappada”. Lo afferma in una nota il deputato friulano di Democrazia Solidale, Gian Luigi Gigli (gruppo parlamentare ‘Democrazia Solidale-Centro Democratico’), a proposito dell’approvazione definitiva del distacco del Comune di Sappada dal Veneto al Friuli-Venezia Giulia.
“Sono state respinte – sottolinea Gigli – le pretestuose obiezioni di carattere procedurale e costituzionale che miravano solo a ottenere dilazioni per far naufragare il progetto con la fine della legislatura. Pur di ottenere una sospensiva si è invocato persino il recente referendum veneto sull’autonomia, pur sapendo che – molto significativamente – lo stesso partito del Presidente Zaia aveva sollecitato la ri-calendarizzazione del provvedimento al Senato ancora nell’aprile del 2017, cioè quando la macchina referendaria si era già messa in moto. Caduto anche il tentativo di invocare nuove votazioni a causa del cambio di consiliatura regionale, come se le deliberazioni delle istituzioni potessero essere rimesse in discussione ad ogni elezione. Ora che la questione di Sappada si è risolta, il parlamento raccolga l’appello che viene dai territori della montagna, senza distinzioni di regione. Per invertire il rischio di spopolamento, che avrebbe devastanti conseguenze per la tenuta del territorio, è necessario un piano organico di interventi per la montagna, capace di assicurare prospettive di vita e di sviluppo alle popolazioni della montagna bellunese e della Carnia”.
Pellegrino: Viva i referendum popolari
“Un caloroso benvenuto ai Sappadini in Friuli Venezia Giulia e viva i referendum popolari con cui i cittadini esprimono direttamente la loro sovranità e utilizzano il più alto strumento di democrazia diretta previsto dalla nostra Costituzione!”. Questo il primo commento della parlamentare Serena Pellegrino, vicecapogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati, al termine delle votazioni che hanno sancito sul distacco di Sappada dalla Regione Veneto e l’aggregazione del Comune al Friuli Venezia Giulia.
Dichiara la deputata udinese: “ Oltre alla questione delle avvilenti trattative e dei mercanteggiamenti pre elettorali tra partiti, concentratisi, la vicenda porta alla luce una specifica e grave criticità nello Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel momento in cui, votando a favore del passaggio di Sappada, riconosciamo il valore di una scelta forte e chiara, concretizzata con il referendum popolare, massimo strumento della manifestazione della volontà dei cittadini che spesso riesce a sovvertire le logiche di potere, si ripropone il problema, in Friuli Venezia Giulia, dell’obbligatorietà dell’associazione tra comuni, indipendentemente dal fatto che le comunità locali vogliano accorpamenti differenti”.
In occasione della modifica costituzionale dello Statuto della Regione speciale Fvg – ricorda Pellegrino – avevamo chiesto, proponendo un emendamento che venne bocciato dalla maggioranza, che la definizione delle Unioni di Comuni avvenisse tramite referendum. L’esito di quel percorso di modifica statutaria fu l’imposizione dall’alto, da parte della Regione, di accorpamenti che portarono alla realizzazione delle unioni dei comuni e alla cancellazione tout court delle quattro province: unica regione in Italia. Il passaggio di Sappada al Friuli Venezia Giulia ci impegna a riprendere la battaglia politica e parlamentare per ottenere che sia statutariamente prevista la consultazione popolare attraverso il referendum e l’approvazione dalla maggioranza dei cittadini sia per l’istituzione di nuovi comuni sia per modificare la loro circoscrizione: non può essere precluso ai cittadini l’uso dello strumento di democrazia diretta previsto dalla Costituzione per esprimere la sua sovranità e la sua volontà senza l’interposizione di rappresentanti intermedi. Non ridurrei, infine, la scelta compiuta da Sappada come un affare economico: il Friuli Venezia Giulia non è certo un paradiso fiscale né tantomeno il paese di bengodi”.
Bellot: finalmente il popolo torna sovrano
“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione sono le prime parole che sono riecheggiate nella mia mente appena appresa la notizia del voto favorevole della Camera”. Così la senatrice tosiana Raffaela Bellot, prima firmataria del Disegno di Legge 1082 per il ‘Distacco del Comune di Sappada dalla Regione Veneto e sua aggregazione alla Regione Friuli Venezia Giulia’. “Non voglio nemmeno perdere tempo a rivangare questioni e strumentalizzazioni aperte nelle ultime settimane. È un duro colpo per il Veneto e certo da veneta guardo con tristezza una delle nostre perle che se ne va. Ma Sappada oggi è la voce squillante che ci dice che la democrazia non è morta e riporta la classe politica e dirigente con i piedi per terra: mai dimenticare che siamo eletti come rappresentanti della volontà popolare. Sappada oggi ha dato a tutta Italia una grande dimostrazione di democrazia e a chi deve produrre risposte una sonora sveglia. Ci si rimbocchino ora le maniche per produrre risposte capaci di sollevare il disagio di tutti i Comuni referendari, si esca dalle discussioni prettamente teoriche e formali e si guardi alla concretezza delle necessità. Ci sarà l’effetto valanga così spesso nominato in questi giorni? Non lo so, ma, come nella vita reale, si creino le condizioni di messa in sicurezza e tutto resterà al proprio posto”.
Zanin: si conclude un iter annoso
“Il voto alla Camera che segna il definitivo passaggio di Sappada in Friuli Venezia Giulia, – afferma il deputato pordenonese Giorgio Zanin – conclude giustamente un iter annoso, nel rispetto della Costituzione che all’articolo 132 prescrive ‘Si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Provincie e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un’altra’. Chi anche in aula si è opposto all’approvazione e ha espresso legittime opinioni di opportunità politica, deve anzitutto confrontarsi con il dettato costituzionale e con il suo indubbio primato nell’indirizzo legislativo. Chi ha manifestato forte perplessità per il diverso trattamento riservato ai cittadini residenti in altri comuni che hanno maturato gli stessi diritti dei sappadini, si metta ora al lavoro per assicurarli. Per questo auspico che al più presto il Parlamento proceda in questa direzione, a partire magari dal passaggio di Cinto Caomaggiore la cui attesa è cominciata undici anni fa, cioè addirittura prima di Sappada. La volontà espressa democraticamente dai cittadini va rispettata proprio in ossequio alla legge. Le considerazioni di opportunità politica e gli effetti indesiderati si combattono cambiando le leggi, non evitando di rispettare quelle esistenti per calcoli più o meno astrusi”.
Fasiolo: una battaglia di comunità
“Il voto di oggi alla Camera che rende definitivamente legge l’aggregazione del comune di Sappada al Friuli Venezia Giulia è il giusto riconoscimento alla battaglia di una comunità. Era infatti incomprensibile che si continuasse ad ignorare, solo per un cavillo interpretativo, il sentimento diffuso e condiviso che si era già manifestato nel 2007 attraverso un referendum. Per fortuna oggi ha prevalso il buon senso, ha prevalso la volontà popolare: un bell’esempio di democrazia”. Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.
Serracchiani: confido che il voto chiuda le polemiche
“Il voto di oggi è un atto di giustizia reso alla comunità di Sappada. Confido che da qui in avanti il clima sarà molto più sereno e saranno archiviate polemiche e contrapposizioni”. Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, commentando il voto con cui la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge sul distacco dalla Regione Veneto del Comune di Sappada e il passaggio alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Per Serracchiani “vanno ringraziati i parlamentari del Friuli Venezia Venezia Giulia che sono stati vigili e operativi su questo tema, ma anche tutti quanti hanno capito e saputo interpretare la questione in modo non divisivo. Sappada non entra nella nostra regione come una bandierina sulla carta geografica, ma accolta come il ritorno di una gente rimasta a lungo staccata dal suo ceppo. Aver conseguito questo risultato è una delle gratificazioni profonde di questa mia legislatura”.
“Leggo un segnale importante nel fatto che la stragrande maggioranza dei deputati si sia espressa in conformità all’indicazione popolare. Confido che anche coloro che per vari motivi hanno scelto l’astensione o il voto contrario – ha concluso Serracchiani – vorranno contribuire a un confronto schietto tra territori che, al di là dei confini, vivono le comuni problematiche della montagna”.
Iacop: il Consiglio regionale ha accolto la notizia con un applauso
E’ stata accolta con un applauso dall’Aula del Consiglio regionale del Fvg la notizia data dal presidente Franco Iacop del via libera definitivo al passaggio del Comune di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. La Camera dei deputati ha infatti approvato in via definitiva la proposta di legge con 257 voti a favore, 20 contrari e 74 astenuti. E grande soddisfazione è stata espressa proprio dal presidente Iacop per l’esito positivo di una vicenda che ha avuto un grande coinvolgimento popolare e il sostegno del Consiglio regionale del Fvg che, dopo essersi da subito espresso con un voto alle Camere, ha sempre confermato questa sua volontà. L’iter è stato lungo, difficile, nel corso del quale momenti di euforia si sono alternati a momenti di sconforto, quando l’esito finale, nonostante le premesse, non sembrava del tutto scontato. “Va dato atto al Parlamento – così Iacop – di aver rispettato la volontà popolare espressa dalla stragrande maggioranza dei sappadini attraverso un referendum che si era tenuto ben dieci anni fa. Non va sottaciuto – ha aggiunto – che le ragioni che sono alla base di questa decisione sono soprattutto di carattere storico e culturale, senza scordare come Sappada faccia parte dell’Arcidiocesi di Udine e che questa località guardi da sempre alla Carnia, al versante friulano come interlocutore di tanti suoi interessi. Dò il benvenuto a Sappada e ai sappadini – ha concluso Iacop – in una regione, il Friuli Venezia Giulia, che ha sostenuto la loro legittima aspirazione e che oggi li accoglie con grande entusiasmo”.
Fontanini: una giornata storica
“È una giornata storica per Sappada che ritorna in Friuli. La Provincia di Udine, nel cui territorio insiste il comune montano, dà il benvenuto ai Sappadini, comunità con una particolarità importante: l’antico dialetto tedesco parlato dalla popolazione”. E’ con grande soddisfazione che il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini commenta il voto odierno alla Camera che sancisce l’atteso passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli. “Ha portato fortuna l’aver scelto di organizzare proprio quest’anno la festa del 3 aprile a Sappada – aggiunge Fontanini -. In quell’occasione tutte le istituzioni del Friuli hanno lanciato un forte segnale a sostegno delle aspettative e della volontà popolare di Sappada ovvero il passaggio alla Regione Fvg”. A coronamento dell’iter, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini inviterà il sindaco di Sappada Manuel Piller Hoffer a palazzo Belgrado per consegnargli la bandiera del Friuli.
Zilli: una vittoria trasversale
“Dopo 165 anni, oggi, 22 novembre 2017, la nostra Sappada torna ufficialmente in Friuli. Non posso che esprimere enorme soddisfazione per una vittoria frutto di una battaglia trasversale, che ha visto tutti i friulani uniti nel voler riportare l’Aquila dorata a sventolare sopra le cime sappadine. Bentornati a casa”. Così Barbara Zilli (LN) alla notizia del via libera del passaggio di Sappada dalla Regione Veneto alla Regione Friuli Venezia Giulia. “Mentre si gioisce per il ritorno di Sappada in Friuli – continua la Zilli -, in Consiglio regionale va in scena il solito teatrino con protagonista l’arroganza di una Giunta regionale che da inizio legislatura prende le sue decisioni in spregio delle legittime volontà dei cittadini della regione. Il caso della fusione tra Villa Vicentina e Fiumicello rappresenta appieno l’ipocrisia della Giunta Serracchiani: un continuo ripetersi di maldestri sgambetti alla volontà popolare”.
“La fusione di un Comune è un fenomeno straordinario nella vita di un ente locale – ha detto la consigliera durante il suo intervento in Aula -. Proprio per questo, come previsto da una proposta di legge che ho depositato già un anno fa, la procedura va cambiata e la volontà di fusione deve essere corroborata da un maggioranza consiliare qualificata, di almeno i due terzi del Consiglio comunale, in più il risultato del referendum deve avere autonoma evidenza in ciascun comune. Questo scongiurerebbe – ha aggiunto – il verificarsi di situazioni ambigue come quella avvenuta per i Comuni di Gemona e Montenars e che oggi, in parte, si ripete anche per le due fusioni Villa Vicentina-Fiumicello e Treppo Carnico-Ligosullo.
Non sono ammissibili scorciatoie affinché si arrivi o meno alla fusione dei due enti locali: il riferimento è in particolare alle delibere del Consiglio comunale, atti lungamente dibattuti oggi dall’Assemblea legislativa regionale. Alla fine di questa disastrosa legislatura – ha chiosato Zilli – non c’è proprio da sorprendersi se la presidente ha deciso di ritirarsi a Roma, anziché affrontare il voto dei cittadini”.
Riccardi: grazie a Savino, che ha votato a favore
“Forza Italia del Fvg saluta con soddisfazione il ritorno di Sappada alla sua patria naturale, il Friuli. Si conclude un iter che riconosce i legami storici, culturali, linguistici della comunità con le sue radici friulane”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Riccardo Riccardi. “Dopo dieci anni – prosegue il consigliere – fatti di lotte, impegno, delusioni e speranze è arrivata la sola conclusione che questa comunità meritava: il riconoscimento del diritto di poter decidere per il proprio futuro”.
“Noi registriamo il voto di oggi coerenti con il lavoro che in Friuli Venezia Giulia abbiamo fatto ed è sintetizzato dalle posizioni espresse in Consiglio regionale e dal nostro coordinatore regionale, l’onorevole Sandra Savino, la quale con coraggio ha votato alla Camera a favore del provvedimento. Un grazie a tutta la comunità e ai suoi rappresentati per l’esempio di correttezza e di determinazione che hanno dimostrato. Bentornati”, conclude Riccardi.
Navarria: adesso è il momento della festa
“Ho messo il cuore a Sappada – dichiara Diego Navarria sindaco di Carlino e presidente della Comunità Linguistica Friulana – e ora è giusto far festa. Tutto il Friuli deve far festa per il voto favorevole della Camera che ha approvato il ritorno di Sappada. Ho sostenuto la causa di Sappada in occasione della Festa della Patria del 3 aprile 2016 a Gradisca. Da lì i partito un movimento di opinione, sostenuto dall’Assemblea dei sindaci friulani, che ha fatto pressione sulla politica perché decida. Ma non lo dico per prendere meriti – e spero che nessuno se li intesti – perché il merito del risultato è tutto e solo dei sappadini che hanno avuto la convinzione, la costanza, direi la testardaggine di ‘tignî dûr’, di resistere per 10 lunghi anni di fronte aì mille trabocchetti della politica e della burocrazia. ‘Siamo friulani – han detto – e lo vogliamo essere anche dal punto di vista amministrativo’. Ora, per accoglierli degnamente in Friuli, serve il Friuli! Ma questa è un’altra battaglia. Ora facciamo festa”.
Anci Fvg invita il Sindaco Piller Hoffer
L’esecutivo di Anci Fvg ha appreso con grande favore la notizia dell’approvazione alla Camera in via definitiva del passaggio di Sappada al Friuli Venezia Giulia. L’auspicio dei sindaci della regione è che questo nuovo ingresso riaccenda l’attenzione sui temi della specialità che può rafforzarsi e trovare nuova linfa solo se, come nel caso di Sappada, parte dai territori. Sono proprio i territori, e quindi i 217 comuni del Friuli Venezia Giulia con le loro peculiarità storiche, linguistiche ed economiche, a rendere speciale l’intera regione. L’esecutivo di Anci, che ha deciso di riunire l’assemblea generale dei Comuni entro la fine del mese di dicembre, ha ritenuto, su proposta del presidente Mario Pezzetta, di invitare in quell’occasione il Sindaco di Sappada Manuel Piller Hoffer per avviare subito un percorso che porti il nuovo comune della regione a fare il proprio ingresso ufficiale anche nell’Associazione regionale dei comuni.
Da Pozzo: sarà sprone per la crescita di tutta la montagna
Il definitivo passaggio di Sappada al Fvg è salutato anche dalla Camera di Commercio di Udine, “con vero entusiasmo – commenta il presidente Giovanni Da Pozzo –: per tutta la nostra regione e in particolare per la zona montana è un fatto importantissimo che la cittadina entri nel circuito turistico del Fvg. La storia e l’esperienza dell’imprenditoria di Sappada saranno anche uno sprone per la crescita del turismo di tutte le nostre zone montane, ma l’altro fatto estremamente positivo ha una portata ancora più ampia: a dispetto di quello che succede in altri territori fuori dal nostro Paese, qui vince il concetto che la volontà popolare e la democrazia, le determinazioni delle genti di un territorio, espresse con piena legittimità, devono essere rispettate. Certamente la Camera di Commercio di Udine riserverà molta attenzione all’ingresso di Sappada e offrirà il suo supporto anche sotto il profilo dei percorsi di integrazione e di assistenza economico-turistica”.