Dopo le proiezioni a Torino, Treviso e in Emilia Romagna, I’m in love with my car il film della premiata coppia di autori bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi, arriva anche in Friuli Venezia Giulia con tre tappe: il 23 gennaio (ore 20.30) al Cinema Ariston di Trieste, il 24 gennaio (ore 20) al Cinema Visionario di Udine, e il 25 gennaio (ore 20.45) al Cinema Zero di Pordenone. Tutte le proiezioni si svolgeranno alla presenza degli autori.
Prodotto da Mammut Film con il supporto di Film Commission Torino Piemonte e in collaborazione con Regione Emilia-Romagna Film Fund, I’m in love with my car è un viaggio alla scoperta del mito dell’automobile e dell’amore-odio che, per più di un secolo, ha caratterizzato il rapporto che l’uomo ha avuto e continua ad avere con l’auto.
La macchina ha cambiato il nostro modo di percepire noi stessi e il mondo. Mellara e Rossi si addentrano all’interno di questa rivoluzione culturale e fisica con I’m in love with my car, documentario diviso in cinque capitoli, uno per ognuno dei sensi. Il film sottolinea i pericoli che l’automobile comporta per il corpo umano, dai problemi respiratori a quelli cardiovascolari. A questa visione oscura fa da contrappunto la fantasia incantata e immaginifica dei bambini di una terza elementare italiana.
I’m in love with my car riesce a cogliere l’universale della tecnologia insieme ai problemi intimi e personali di ogni essere umano, utilizzando contemporaneamente filmati d’archivio e interviste a esperti quali Chris Bangle e Andreas Zapatinas per il design, tre ricercatori dell’ ISFTTAR – Michel Berengier, Judicael Picaut, Arnaud Caen – per lo studio dell’urbanistica, e il pilota Dindo Capello per le sinfonie di motori; e seguendo silenziosamente le storie originali di semplici persone comuni.
Michele Mellara e Alessandro Rossi, eclettici registi che spaziano dal teatro al documentario, collaborano stabilmente da oltre quindici anni. Nel loro percorso artistico hanno avuto modo di lavorare con vari scrittori, tra cui Loriano Macchiavelli, Ermanno Cavazzoni, Paolo Nori ed Emidio Clementi. Autori anche per opere altrui, non hanno disdegnato di scrivere per la televisione (La Squadra, per Rai3). Il loro ultimo lavoro, il cortometraggio L’Incontro dopo aver debuttato alla 74ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed essere stato trasmesso su Rai1, si è appena giudicato il premio come miglior film nella categoria MOVIES, alla 7a edizione del Matera Sport Film Festival, la rassegna interamente dedicata al connubio tra la settima arte e lo sport.
Il film ha partecipato a vari festival tra cui il Biografilm di Bologna, il Detour di Padova, Cinema e Mobilità di Pescara, e in ultimo al Barcelona Planet Film Festival, dove ha conquistato il premio come Miglior Film Documentario.
I’m in love with my car è distribuito per l’Italia da Mammut Film e per l’estero da First Hand Film.
CALENDARIO (in via di definizione*)
23 gennaio ore 20:30 – Cinema Ariston, Trieste
24 gennaio ore 20:00 – Cinema Visionario, Udine
25 gennaio ore 20:45 – Cinema Zero, Pordenone
*Per aggiornamenti consultare la pagina Facebook I’m in love with my car
SINOSSI
L’automobile ha segnato più di un secolo di storia umana. Il diffondersi dell’automobile ha cambiato il modo di vivere, di nutrirsi, di muoversi, di immaginare, delle società. L’automobile più di ogni altro oggetto ha modificato antropologicamente l’essere umano, ha cambiato la sua percezione del mondo. Attraverso i Cinque Sensi noi entriamo in contatto con gli oggetti e la realtà che ci circonda. Udito, olfatto, tatto, vista, gusto non sono soltanto la risposta biologica a delle necessità fisiologiche degli uomini, sono l’essenza di ogni individuo. I cinque sensi si sono ridefiniti, plasmati su quanto le automobili ci hanno imposto, sono stati trasformati.
L’uomo che si è modificato per adattarsi all’autovettura, presto dovrà nuovamente mutare. Il modello sociale fondato sulla macchina è profondamente in crisi. Inquinamento, crisi economica, aumento dei costi dei carburanti, danni alla salute e affermazione di nuovi modelli di sostenibilità urbana basati su localismo e condivisione, stanno accelerando questo processo di trasformazione sociale. Sarà un cambiamento complicato e di vastissima portata. Occorrerà infatti ripensare interamente al modo di muoversi, di viaggiare e quindi di vivere.
BIOFILMOGRAFIA AUTORI
Autori, registi, ideatori di eventi, Michele Mellara e Alessandro Rossi lavorano insieme in un solido sodalizio artistico da circa quindici anni. Cimentandosi, con una buona dose di eclettismo, nel cinema, nel documentario creativo, nel teatro e nella creazione di eventi, il loro originale percorso artistico è stato riconosciuto dal pubblico e dalla critica sia a livello nazionale che internazionale. Si laureano entrambi con lode al DAMS di Bologna. Mellara si diploma alla LIFS (London Film School).
Hanno scritto e diretto il loro film di finzione, “Fortezza Bastiani”, che si è aggiudicato il Premio Solinas per la miglior sceneggiatura ed è stato selezionato nella cinquina del David di Donatello come Miglior regista esordiente. Hanno, negli anni, scritto sia per la televisione (“La Squadra” per Rai3) che per il cinema. Tra le varie sceneggiature alle quali hanno collaborato in fase di sviluppo c’è ora “La casa di papà” commedia per la regia dell’esordiente Beppe Gandini.
Per i loro progetti hanno collaborato con vari autori e scrittori, tra questi Loriano Macchiavelli, Ermanno Cavazzoni, Paolo Nori e Emidio Clementi.
Dal 2003 hanno iniziato il loro originale percorso come filmmakers nel cinema documentario.
I loro film-documentari – tra questi God save the green, Le vie dei farmaci, Un metro sotto i pesci, Domà. Case a S. Pietroburgo – sono stati trasmessi nel mondo da emittenti televisive di oltre 50 paesi. Hanno, negli anni, ricevuto importanti riconoscimenti e premi a numerosi Festival sia in Italia che all’estero. Sono tra i pochissimi documentaristi italiani che hanno visto le loro opere avere una circuitazione cinematografica in sala.
Sono stati tra i fondatori della D.E-R (associazione dei documentaristi dell’Emilia Romagna) e membri del direttivo di Doc it (associazione nazionale dei documentaristi italiani).
Insegnano, come Professore a contratto, all’Università di Bologna e curano laboratori e seminari per altre Università e Istituzioni Culturali.
Sono, insieme a Francesco Merini e Ilaria Malagutti, soci fondatori e attivi della Mammut Film.
Il loro ultimo documentario, “I’m in love with my car”, ha ottenuto il contributo MEDIA per lo sviluppo, il supporto del Piemonte Doc Fund e quello della Regione Emilia Romagna; è stato preso in listino – unico titolo italiano – da un prestigioso distributore internazionale, First Hand Film, e sarà presentato in anteprima mondiale al Biografilm.
Hanno scritto il loro secondo film lungometraggio di finzione, “Paradais”, progetto di co-produzione tra Mammut Film e Jole Film ora in fase di sviluppo. Si sono aggiudicati il bando “Migrarti” indetto dal MIBAC per la realizzazione di un cortometraggio di finzione che verrà presentato alla prossima Mostra del Cinema di Venezia.