Dopo un anno in giro per l’Italia a raccogliere le testimonianze di figure di spicco dell’antimafia , il regista e giornalista friulano, Ivan Vadori (nella foto, in piedi, assieme all’attore Andrea Tich), è pronto per l’anteprima nazionale della sua opera prima: “La Voce Di Impastato”. Il 29 agosto 2013, Casa Memoria Impastato, a Cinisi (Pa), aprirà i battenti per ospitare l’anteprima nazionale del lungometraggio dedicato all’attivista siciliano, Peppino Impastato, barbaramente ucciso dalla mafia 35 anni fa. Tra i relatori, oltre al documentarista friulano Ivan Vadori, saranno presenti il fratello di Peppino Giovanni Impastato, la presidente di Casa Memoria Luisa Impastato, il presidente di “Rete 100 Passi” Danilo Sulis, l’Assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale Nelli Scilabra. L’incontro verrà moderato dal giornalista de “La Stampa” Ciccio La Licata, da sempre in prima linea contro le criminalità e profondo conoscitore di Cosa Nostra essendo stato un intimo amico del giudice Giovanni Falcone. Nel pomeriggio del 29 agosto, in occasione della proiezione, il regista Vadori ed i relatori su invito di Casa Memoria inaugureranno altre tre pietre d’inciampo nel percorso – più volte citato nel famoso film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana – tra Casa Memoria e Casa Badalamenti. La proiezione avverrà al Residence “Ciuri di Campu” -bene confiscato alla mafia e gestito dalla Coop. Va Soc. “Libera-mente” di Marina di Cinisi – luogo appositamente scelto per rivendicare la legalità custodita da Peppino nelle sue battaglie.
Realizzato grazie al crowd funding , il finanziamento da parte di soggetti privati che hanno deciso di sostenere il progetto, “La voce di Impastato” prende il via dalla riapertura, nel febbraio 2012, del processo sull’omicidio dei carabinieri, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, nel 1976, nella caserma di Alcamo Marina (Tp).
L’attore croato Andrea Tich, nella parte del giornalista milanese Pietro Spada, vuole fare luce sulla connessione tra l’omicidio dei due carabinieri e quello di Peppino Impastato che, sulla vicenda di Alcamo, aveva indagato e, forse, scoperto aspetti molto rilevanti. Nella notte del barbaro assassinio di Impastato, tra l’ 8 e il 9 maggio 1978, le forze dell’ordine, infatti, perquisirono casa Impastato e sequestrarono, con una procedura del tutto illegale, una notevole quantità di materiale, tra cui un dossier dedicato alla casermetta di Alcamo. Questo dossier, così come il resto del materiale, non fu mai più ritrovato. Nel corso della sua inchiesta, il reporter Pietro Spada incontrerà il giornalista di “Repubblica” Salvo Palazzolo, il magistrato Gian Carlo Caselli, il sociologo Nando Dalla Chiesa, la giornalista de “il Fatto Quotidiano” Antonella Mascali, il presidente di “Radio 100 Passi” Danilo Sulis, il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, il presidente di “Libera”, Don Ciotti, il magistrato Franca Imbergamo, lo scrittore Carlo Lucarelli, il co-autore di “Radio Aut” Salvo Vitale. “La voce di Impastato” è un omaggio a Peppino Impastato, al suo metodo giornalistico e, contemporaneamente, è un viaggio nell’Italia della trattativa Stato-mafia, dei depistaggi, delle forze dell’ordine corrotte, di una cultura mafiosa strisciante che è oltre e prima delle stragi, del “pizzo”, delle protezioni e affiliazioni e passa attraverso le scelte più banali e quotidiane del nostro vivere.
Il film, interamente autoprodotto dal regista Ivan Vadori, vanta un intero staff friulano, a partire dalle sceneggiatrici, Francesca Benvenuto e Marta Daneluzzi , a Marco Giardina, autore delle musiche. Dopo la prima nazionale a Cinisi, il 29 Agosto, e la proiezione, il giorno successivo, a Sant’Agata di Militello (ME), il 16 settembre inizierà il tour in giro per l’Italia e l’Europa :Bologna, Milano, Torino, Roma, Ragusa, Cagliari, Parigi, Londra, Amsterdam, Berlino, Barcellona, Fidenza, Vicenza, Padova, Concordia Sagittaria, Venezia, Portogruaro, Vibo Valentia, Lentini, Pordenone, Udine, Trieste, Venezia, Trento, Jesolo, Bolzano, Novara, Repubblica di San Marino.