Sono 380 milioni i consumatori del lusso che spendono oggi circa 730 miliardi di euro in lusso personale e esperienziale e che diventeranno 440 milioni nel 2020 con una spesa complessiva che raggiungerà gli 880 miliardi. Di questi consumatori, 32 milioni sono ‘core’, che spendono in media 10mila euro all’anno, auto escluse, e rappresentano circa il 40% del mercato totale a valore; i restanti sono consumatori ‘aspirazionali’, che spendono fino a duemila euro all’anno. La crescita sarà prevalentemente guidata dai consumatori core con 10 milioni di nuovi consumatori al 2020 e un mercato accresciuto di 85 miliardi. A trainare la crescita gli Usa, seguiti da Cina, Europa e Medio Oriente. I consumatori aspirazionali, invece, passeranno da 350 milioni nel 2014 a 400 milioni nel 2020 con un mercato a valore che cresce da 470 a 535 miliardi di euro. La crescita sarà fortemente guidata dalla Cina con 15 milioni di nuovi consumatori, rispetto ai 10 milioni di Stati Uniti e 6 milioni in Europa. Quali sono, però, le parole chiave di questa crescita?
- Valori intrinseci – Qualità, esclusività, artigianalità, classicità senza tempo tornano ad avere un peso preponderante, per circa il 70% dei consumatori.
- Made in Italy – La provenienza dei prodotti diventa un aspetto fondamentale con circa l’80%, soprattutto nei Paesi emergenti.
- Passaparola – Circa due terzi dei consumatori risultano ‘active adovcates’ cioè sono soliti raccomandare, anche attraverso i social network, i propri brand preferiti, soprattutto per la qualità riscontrata nei prodotti e per lo stile.
- Globe trotter – Circa il 50% del consumo di beni di lusso viene effettuato al di fuori del proprio Paese, con i cittadini di quelli emergenti in pole position.
- Monomarca – Il punto vendita monomarca e il flagship continuano a ricoprire un ruolo centrale, richiedendo però un nuovo approccio, differente per età e per geografie.
- Digital physicalization – Il consumatore è ormai immerso nel mondo digitale, che influenza oltre il 50% degli acquisti di prodotti di lusso. L’e-commerce puro pesa a oggi il 7% degli acquisti.