È l’argomento che in questi giorni sta tenendo banco nell’opinione pubblica locale e nazionale. Si tratta della questione degli ‘insegnanti di sinistra’ nelle scuole che il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, intende risolvere anche grazie a un apposito sportello di ascolto. A essere ‘messo in mezzo’ è stato il garante comunale dell’infanzia e dell’adolescenza, Francesco Orlando, accusato anche di voler redigere alcune ‘liste di proscrizione’.
“Qua l’unica persona nella lista di proscrizione stilata dalla sinistra, sono io. Una levata di scudi che nemmeno per i più beceri criminali” commenta Orlando. “Ho ricevuto minacce, solidarietà, giudizi, esternazioni, offese, anche da perfetti sconosciuti. Tutto questo senza aver mai emesso un suono, senza mai aver detto nulla; purtroppo, è questo che più mi rammarica, anche da parte di colleghi (insegnanti, ndr)”.
E Orlando continua a ribadire come la sua sia, è e sarà una figura imparziale, così come riportato dal Regolamento per la disciplina del Garante approvato dal Consiglio Comunale di Monfalcone. “Non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello di stilare liste di proscrizione di colleghi”, prosegue. “Il mio compito è ascoltare, dialogare ed eventualmente segnalare alle autorità competenti gli estremi di un possibile disagio riscontrato. E questo è anche l’intendimento del Sindaco di Monfalcone e del Presidente della Regione”.
Il Garante viene “nominato dopo un concorso per titoli. Ribadisco non è una nomina politica”, racconta Orlando. “Spero che queste mie dichiarazioni siano chiare e vadano a chiudere una polemica sterile, inutile e dannosa”.
“Propaganda politica a scuola non si fa, ma si deve fare Politica con la P maiuscola nella sua accezione più alta. Accompagnare i bambini, i ragazzi, gli adolescenti a svilupparsi per vivere bene in comunità, per diventare dei cittadini validi e desiderosi di far crescere il proprio paese, attraverso la conoscenza del nostro passato, senza interpretazioni di parte, ecco la propaganda politica: parlare delle dittature del Novecento che sono state causa di genocidio. Ricordare i martiri dei gulag, dei lager, delle foibe per capire la realtà che si sta vivendo. Riuscire a parlare del Medioevo come uno dei periodi più esaltanti della storia europea; periodo in cui sono nati i più alti valori dell’umanità. Parlare dello sfruttamento dei disperati costretti a fare i clandestini, per il guadagno della criminalità. Insegnare il rispetto delle Istituzioni, anche se l’incarico è rivestito dall’avversario politico. Questo è fare Politica. Nessuna lista di proscrizione – conclude – solo tanta attenzione per le persone di minore età”.