I militari della Guardia di Finanza di Pordenone, in stretta collaborazione con la locale Procura, hanno controllato nei giorni scorsi un veicolo, durante i normali monitoraggi per il contenimento della pandemia nel capoluogo del Friuli Occidentale.
A bordo del mezzo un uomo di etnia Rom, titolare di un’impresa individuale che opera nel commercio di auto. Ai finanzieri ha dichiarato di essere in procinto di consegnare un mezzo a un cliente, per conto del padre, a sua volta titolare di un’altra ditta del settore. Un controllo in banca dati ha permesso di accertare che il mezzo era stato sottoposto a revisione periodica biennale il 12 marzo, con una percorrenza di 167.541 chilometri.
È emerso che era stato acquistato dai due uomini da una concessionaria di Conegliano, il 15 novembre, con una percorrenza di 178.176 chilometri, comprato a un prezzo di 1.120 euro. Sottoposto a una nuova revisione periodica il 24 novembre, sebbene la precedente fosse ancora valida, è risultato “magicamente” con una percorrenza di 138.000 chilometri circa.
Era stato venduto a quasi 4.000 euro, con un chilometraggio ‘taroccato’. Si è configurata, quindi, l’ipotesi di reato di frode in commercio, in flagranza. Il veicolo è stato sequestrato e padre e figlio sono stati denunciati. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’apposizione dei sigilli e ha disposto ulteriori indagini finalizzate ad accertare altri episodi simili e altri profili di responsabilità.
L’uomo, inoltre, è stato sanzionato perché si trovava in provincia di Pordenone senza un giustificato motivo, in violazione delle disposizioni anti Covid-19.