La Polizia di Stato di Udine, con il coordinamento della locale Procura e della Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha arrestato due stranieri, condannati per furti.
Il primo, in ordine di tempo è un 50enne cittadino rumeno, rintracciato dalla Polizia rumena il 10 agosto scorso ad Arges. Era destinatario di un ordine di carcerazione della Procura di Udine, emesso il 10 novembre 2021, a seguito della condanna a quattro anni, dieci mesi e 17 giorni di reclusione per cumulo di pene disposte dai Tribunali di Udine, Bolzano, Pordenone e Gorizia, per colpi ai danni di abitazioni e attività imprenditoriali, fra il 2016 e il 2017.
L’uomo, parte di un sodalizio criminale, era già stato sottoposto a misure cautelari in carcere, ma si era poi reso irreperibile. Le indagini dei poliziotti hanno permesso di scoprire che il 50enne era occupato in una ditta di autotrasporti inglese, anche se risultava ancora residente in Romania. Per lavoro, quindi, si spostava in tutta Europa. Grazie a un mandato di arresto europeo, alla fine è stato fermato nel suo Paese; sono in corso le procedure estradizionali.
Nel secondo caso, la Squadra Mobile della Questura udinese, in collaborazione con la Polizia di Frontiera di Milano Linate, ha dato esecuzione a un ordine di arcerazione disposto dalla locale Procura il 13 marzo 2020, nei confronti di un 38enne cittadino rumeno che deve scontare una pena di un anno, nove mesi e 16 giorni emessa dal Tribunale di Udine per furti commessi tra Udine e l’ex provincia nel 2008.
L’uomo faceva parte di una banda, formata da almeno altri cinque connazionali, specializzati in furti in bar, e in particolare di sistemi di cambia monete. Le indagini della Squadra Mobile avevano consentito l’arresto in flagranza di reato di tre di loro e di cristallizzare le responsabilità degli altri. Per tutti era scattata la misura cautelare in carcere, ma poi si erano resi latitanti.
Le indagini avevano già consentito di ritrovare gli altri quattro, mentre il 38enne – residente in Romania – era stato segnalato, per diversi colpi, anche in altri Paesi. Grazie a un mandato europeo, si è scoperto che il ricercato era stato nel frattempo arrestato in Germania. La sua consegna, quindi, è potuta avvenire solo nei giorni scorsi, una volta scontata la condanna rimediata dalla giustizia tedesca. L’uomo, rientrato con un volo a Linate, è stato associato nel carcere di Busto Arsizio.