Aveva fatto credere al proprio assistito di essere coperto di debiti e lo aveva convinto a vendere la casa di famiglia a San Daniele. Per questo una badante serba di 62 anni, residente a Rive d’Arcano, è stata condannata dal giudice del Tribunale di Udine Nicolò Gianesini a due anni e sei mesi di reclusione.
Stando all’accusa, tra il dicembre 2015 e l’agosto 2016 la donna, che si occupava per qualche ora al giorno di un anziano di San Daniele deceduto nel 2019, aveva approfittato delle condizioni di fragilità dell’assistito e gli aveva fatto credere di essere coperto dai debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.
Così, lo aveva spinto a stipulare un preliminare di compravendita per l’immobile nel centro del paese, ottenendo 7.500 euro. Inoltre, si era fatta consegnare dal malcapitato alcune somme di denaro prelevate dal suo conto corrente.
Per figlia dell’uomo, assistita dall’avvocato Pieraurelio Cicuttini, il giudice ha disposto una provvisionale di 20mila euro.