Alla ricerca di un’avventura, un gruppetto di sette minori si è avventurato, nei giorni scorsi a Meduno, nell’area di Palazzo Colossis non ancora ristrutturata e inagibile, alla quale è vietato l’accesso con transenne e cartelli. Ad accorgersi dei ‘visitatori’ non autorizzati sono stati i volontari della Pro Loco, riuniti nell’altra ala dell’edificio, che uditi gli schiamazzi dei giovani hanno chiamato i carabinieri, preoccupati che i giovani si mettessero in pericolo.
I militari, arrivati sul posto, hanno visto i ragazzini nei giardinetti della vicina scuola, mentre cercavano di defilarsi dalla loro vista. Dopo aver cercato di negare la loro presenza nel palazzo, alla fine hanno ammesso la “bravata”. Hanno raccontato che si erano voluti cimentare nel cosidetto Urbex, le ‘esplorazioni urbane’; hanno superato la recinzione per fare una perlustrazione nelle stanze vuote e diroccate dell’edificio storico, in cerca di ‘emozioni’.
Dopo la confessione, i carabinieri hanno chiamato i genitori dei sette minorenni, tra i 14 e i 16 anni, ai quali sono stati affidati. Nei giorni seguenti, i militari hanno verificato lo stato di quella porzione del Palazzo, invitando l’Ente proprietario a un rafforzamento delle misure di delimitazione dell’area, proprio per evitare che qualcuno possa ritentare l’accesso, mettendo a rischio la propria incolumità. La proprietà non ha voluto sporgere denuncia o compiere altre azioni nei confronti dei minori.