“Giù le mani dai platani! Gli alberi di viale Venezia sono soggetti a tutela storica, visto il viale napoleonico è un viale storico (d.lgs 4/2004)”. Alcuni cittadini chiedono la tutela e la salvaguardia degli alberi che caratterizzano il viale di accesso alla città, che prossimamente sarà interessato da un restyling che fa discutere poiché prevede il taglio di numerosi piante per far spazio a nuove rotatorie.
Secondo quanto sostengono i cittadini è la stessa Soprintendenza regionale, in una lettera di risposta alla richiesta di chiarimenti sui lavori in vista della realizzazione delle rotonde, firmata dalla Soprintendente FVG Simonetta Bonomi, che fa esplicitamente riferimento alla strada storica costruita da Napoleone e denominata strada d’Italia fino al 1866.
“Abbiamo contattato anche la Forestale che ci aveva risposto – spiegano i cittadini contrari al taglio degli alberi -, con la firma del direttore Guglielmo Galasso, dicendoci che il controllo sulla situazione fitosanitaria va richiesto dall’amministrazione comunale, mentre il privato cittadino può chiedere all’ERSA un parere. Sono forse malati? Sono instabili? Il vicesindaco Michelini aveva inizialmente assicurato sul giornale che nessun albero sarebbe stato abbattuto e oggi si smentisce nuovamente”.
All’obiezione che il progetto era già stato deciso dall’amministrazione precedente rispondono che “non è una giustificazione: l’attuale amministrazione può modificarlo salvaguardando gli alberi monumentali”. Non è sufficiente per chi si oppone al taglio dei platani che il vicesindaco dichiari che “gli alberi verranno ripiantati. Il nuovo non può sostituire la storicità dell’antico, questo principio vale anche per la natura. E’ come dire: bruciamo la foresta, poi ripiantiamo comunque degli alberi…”, sottolineando che la decisione del Comune di Udine sia “in netta controtendenza rispetto all’ondata di Green New Deal, Agenda 2030 sulla sostenibilità e tutte le iniziative correlate alla salvaguardia dell’ambiente” e chiedendo pertanto alla Soprintendenza regionale e alla Forestale regionale un intervento urgente.