Dipinge di rosso i gradini della Pieve Matrice di San Pietro in Carnia per evitare che fedeli e turisti cadano e si facciano male. L’iniziativa del parroco di Zuglio, don Giordano Cracina, è di qualche settimana fa e aveva suscitato non poche polemiche, in paese.
Nessuno, però, avrebbe pensato che il sacerdote potesse essere denunciato alla Procura per aver in un qual modo danneggiato il bene storico, la chiesetta carnica che risale al 1300.
“Non voglio far polemica – dice don Cracina a Telefriuli – ma devo segnalare come, in Italia, si agisca spesso con poco buon senso. I gradini sono pericolosi, alcune persone sono cadute. Un alto prelato ha rischiato di restare gravemente ferito. Hanno i bordi irregolari, l’assicurazione non copre infortuni per questo motivo. Ed è per questo che ho messo il bordo rosso. Si tratta, ed era chiaro fin da subito, di una misura temporanea, di emergenza, peraltro concordata con l’architetto responsabile”.
Don Cracina ricorda come la pieve fu modificata senza rispetto delle tradizioni dopo il terremoto del ’76: “Allora”, ricorda il sacerdote, con amarezza, “il tetto della chiesa, da verde in pianelle tipiche carniche, è diventato rosso. Lo decise la Soprintendenza, snaturando la tradizione architettonica locale. Nessuno disse nulla. Io, invece, che ogni giorno mi dedico alla valorizzazione della montagna, mi ritrovo segnalato alla Procura. Le mie parole, comunque, non intendono alimentare ulteriori polemiche. Siamo già d’accordo con la soprintendenza per risolvere la situazione”. E’ probabile che le strisce rosse vengano sostituite da un nastro giallo e nero.