Si è spento nella notte Antonio Tozzi, ex Questore di Udine. Classe 1951, aveva trascorso tutta la sua carriera professionale in regione. Era entrato nella Polizia di Stato nel 1973 quando, al termine del Corso, era stato assegnato alla scuola Allievi di Trieste.
Da lì era stato impegnato nel Compartimento di Polizia ferroviaria e dello Scalo marittimo, alla Polizia di Frontiera e poi alla Polizia Postale, prima di assumere l’incarico di vicario della Questura di Gorizia e poi di Udine e, infine, quello di Questore di Udine dal 2010 fino al pensionamento, nel 2014, quando gli erano stati conferiti il sigillo della città e quello dell’Ateneo.
“Con la scomparsa di Antonio Tozzi il Friuli Venezia Giulia non perde solo un fedele servitore delle Istituzioni ma soprattutto un uomo di grande valore, rettitudine e profonda umanità. Una persona che, sia nello svolgimento del proprio dovere sia nella vita privata, ha saputo essere d’esempio a tutti coloro chi gli stati vicini e la cui assenza non potrà essere colmata”. È con queste parole che l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti esprime, a nome della Regione, le più profonde condoglianze alla famiglia dell’ex Questore.
Ricordando i numerosi incarichi svolti nella sua lunga e brillante carriera, iniziata nei primi Settanta nella Polizia di Stato, l’assessore evidenzia che “Tozzi ha sempre indossato con orgoglio la divisa e ha ricoperto con diligenza, professionalità e senso delle istituzioni ruoli di grande responsabilità, dando un contributo importante al mantenimento della sicurezza e alla tutela dei cittadini della regione. Risultati per i quali il Friuli Venezia Giulia ha un doveroso senso di riconoscenza nei suoi confronti”.
Concludendo Roberti sottolinea anche “che Tozzi è stato una guida per molti giovani che indossano la divisa; ha infatti ricoperto con profitto e apprezzamento, grazie alla determinazione e alla capacità di confronto che lo contraddistinguevano, anche il ruolo di docente di materie giuridiche alla Scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Trieste”.
“La morte di Antonio Tozzi ci addolora profondamente: prima ancora che un uomo delle istituzioni, se ne va un caro amico, una persona sempre pronta a spendersi per gli altri, con gratuità e generosità. Una figura che ci deve essere d’esempio in questo periodo di ripartenza: soltanto con questo spirito di vera carità e altruismo riusciremo a superare le difficoltà, sociali prima che economiche, della pandemia e della guerra in corso”. Questo il messaggio di cordoglio dell’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini.
“Questore a Udine e prima ancora direttore nella questura di Gorizia, Tozzi è stato un fedele servitore dello Stato, ligio al dovere e sempre pronto a porsi a fianco dei cittadini, per garantire la sicurezza e il decoro del nostro territorio – prosegue Bini -. Una persona che ha saputo interpretare il proprio ruolo con professionalità e responsabilità, senza però mai perdere la propria straordinaria umanità, vero tratto stilistico del suo operato. Non va dimenticato il suo impegno verso le nuove generazioni, per formare i futuri agenti della polizia di Stato come insegnante di materie giuridiche presso la Scuola Allievi”.
Le più profonde condoglianze alla famiglia Tozzi, sono state espresse dai componenti del gruppo consiliare di Progetto Fvg per una Regione Speciale/AR, che nella primavera del 2018 hanno avuto l’occasione di poter conoscere e apprezzare l’ormai ex questore che aveva scelto proprio Progetto per avvicinarsi alla politica, come candidato alle regionali nei collegi di Udine e Trieste. “Persona dai grandi valori e un conoscitore della nostra regione – commentano i tre consiglieri del gruppo – avendo compiuto qui tutto il suo percorso professionale dal suo ingresso in Polizia fino alle nomine a Questore nei due centri”.
“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del Questore Antonio Tozzi e porgo le più sincere condoglianze alla famiglia”, sono le parole del consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinsitra Fvg). “Mi unisco convintamente alle parole di ammirazione e riconoscenza nei suoi confronti espresse da tutti i luoghi dove ha operato con rigore competenza e umanità. Nel 2014 gli conferimmo il Sigillo della Città di Udine per manifestare questo debito per la qualità del suo servizio e l’orgoglio di averlo avuto come Questore per molti anni. Personalmente ricordo i tanti generosi consigli che da lui ricevetti, anche nelle piccole cose, che però erano preziose per un Sindaco, fin dai tempi in cui era vice-questore a Udine. Possa il suo esempio ispirarci sempre”.