Sei condanne e dieci assoluzioni, ma nessun risarcimento ai soci. Finisce così il processo di primo grado per il crack Coopca, celebrato davanti al Tribunale collegiale di Udine. La sentenza è arrivata oggi dopo le ultime arringhe difensive e due ore di camera di consiglio.
L’ex presidente del Cda Coopca Giacomo Cortiula, l’ex direttore generale Mauro Veritti e l’ex presidente del Cda di Immobilcoopca Ermanno Collinassi sono stati condannati a tre anni di reclusione ciascuno. La pena per l’ex presidente del collegio sindacale Giancarlo Veritti e per gli ex sindaci Fosca Petris e Daniele Delli Zotti è di due anni e sei mesi di reclusione ciascuno. Per loro il sostituto procuratore Elisa Calligaris aveva chiesto condanne dai quattro anni e tre mesi ai quattro anni e nove mesi di reclusione.
Inoltre, i sei sono stati condannati al risarcimento dei danni, da stabilire in sede civile, e delle spese legali nei confronti di Coopca. Sono state invece rigettate tutte le altre domande risarcitorie, comprese quelle dei soci e di Bankitalia.
Le condanne riguardano l’ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta legata al passaggio senza un corrispettivo tornaconto del patrimonio immobiliare della cooperativa a Immobilcoopca, la società di capitali interamente partecipata dalla Cooperativa carnica di consumo. L’operazione aveva lo scopo di consentire una falsa rappresentazione contabile della situazione economica e finanziaria di Coopca, gonfiandone i bilanci e nascondendo all’esterno e ai soci prestatori le perdite economiche e la situazione economica ampiamente deficitaria.
Gli stessi sei imputati sono stati assolti con la formula ‘perché il fatto sussiste’ dalle accuse di false comunicazioni sociali e illegale ripartizione di utili e riserve e di bancarotta semplice. Da quest’ultima accusa e con la medesima formula sono stati assolti gli altri dieci imputati. Si tratta dell’ex vicepresidente del Cda Leonardo Agostinis e degli ex consiglieri Sonia Cacitti, Silvano Giorgis, Vanessa Gressani, Corrado Di Doi, Claudio Lo Muscio, Francesco Zilli, Silvio Moro, Carlo Alberto Mainardis e Gelindo De Campo. I giudici hanno inoltre disposto di non procedere per l’accusa di raccolta abusiva del risparmio per prescrizione del reato.
“Finalmente è arrivata anche la sentenza di primo grado del processo Coopca”, commentano da Consumatori Attivi. “Ora attendiamo l’appello, ma nel frattempo chi non può attendere oltre sono le migliaia di risparmiatori traditi da questa drammatica vicenda. Abbiamo chiesto un ulteriore incontro alla Regione nella persona dell’assessore Barbara Zilli per chiarire alcuni punti relativi alla tanto attesa attuazione del Fondo di indennizzo da 17 milioni. Vi terremo aggiornati. Un plauso all’avvocato Gianberto Zilli per il traguardo raggiunto nel processo penale per i tanti soci beffati”.