“Cari amici, ormai penso abbiate imparato a conoscermi. Cerco sempre di guardare avanti, affrontare concretamente i problemi e rimboccarmi le maniche per uscire dalle situazioni critiche. Evito le polemiche, soprattutto politiche, perché penso che ciò che sta accadendo richieda senso di responsabilità e unità. Oggi però non ci riesco”, commenta il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna.
“Vedo la disperazione e la rabbia crescente di chi gestisce piccole e medie attività, dai bar ai ristoranti a tanti negozi che vogliono riaprire e non possono. Non ce la fanno perché le misure anti contagio previste sono impraticabili. Vedo la disperazione e la rabbia crescente di famiglie che non sanno ancora come riaprirà la scuola. Neanche i centri estivi. Vedo la rabbia e la disperazione di tanti dipendenti in parte in cassa integrazione in parte no che non sanno quale sarà il loro futuro. E mentre, come sindaco, come tutti i sindaci, cerco di mettere in piedi qualsiasi cosa per sostenere e aiutare, oggi leggo che la Slovenia riaprirà tutto, scuole comprese, perché dichiara finita l’epidemia. E leggo che l’Austria fa accordi economici, anche turistici, con la Germania e altri paesi e taglia fuori l’Italia, lasciandoci il confine chiuso”.
“Ma porca miseria, dov’è l’Italia? Dov’è l’Europa? Ci hanno tolto ingiustamente la Zona franca sostenendo che ci deve essere una concorrenza senza distinzioni in Europa. E oggi noi ci troviamo nelle condizioni, di fatto, di dover subire una concorrenza economica non alla pari che rischia di essere devastante per Gorizia, Trieste, il resto del Friuli Venezia Giulia ma, credetemi, per tutta l’Italia. È evidente che se il nostro Paese continuerà a essere indicato come quello degli appestati, gli altri ripartiranno con le loro economie facendo accordi, come i corridoi turistici mentre noi rimarremo a discutere dei metri del distanziamento sociale facendo chiudere attività a raffica”, prosegue Ziberna.
“Sia chiaro, per evitare commenti assolutamente impropri, che non ho assolutamente nulla contro Slovenia e Austria ma faccio un appello forte al nostro Governo perché faccia ripartire l’Italia. Ma veramente. Lasci perdere le misure assurde per bar e ristoranti e metta in piedi provvedimenti di buon senso. Ovviamente, sempre in piena sicurezza. E così faccia per scuola, università e per il resto. Cominci a parlare con gli altri Governi europei per evitare le ridicole situazioni verificatesi sul nostro confine e per evitare che ci portino via, a tutta l’Italia, uno dei nostri volani più straordinari. Mi sto confrontando con altri rappresentanti istituzionali, dal governatore Fedriga a parlamentari e consiglieri regionali a sindaci per far sentire la voce dei territori. Sono disposto a qualsiasi cosa. Dobbiamo poter ripartire. Ma veramente”.
“Chiudo questo sfogo con una bella notizia. Anche oggi nessun nuovo caso positivo e anche le persone in quarantena sono in discesa. Un grande abbraccio”, conclude Ziberna.