Si è svolta oggi, al Tribunale di Pordenone, l’udienza di convalida dell’arresto di un 49enne di Maniago, eseguito dai Carabinieri nel pomeriggio del 12 maggio. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi, aveva attirato la preoccupata attenzione dei vicini di casa perché in giardino aveva improvvisato un tiro a segno con la sua carabina ad aria compressa. I militari erano quindi intervenuti, anche per verificare la regolare detenzione dell’arma.
Entrata in casa, la pattuglia ha immediatamente colto il particolare odore presente, che faceva pensare al consumo di marijuana. I Carabinieri hanno quindi perquisito le varie stanze e, sul tavolo della cucina, sono andati man mano accumulandosi 500 grammi di cannabis, nascosta in più punti dell’abitazione, un bilancino, una balestra, un machete, coltelli, pugnali e stiletti.
Il quantitativo di stupefacente non era compatibile con il solo consumo personale e le armi detenute non erano state denunciate per la regolare detenzione. E’ scattato così l’arresto del 49enne, che era già ‘monitorato’ dai militari dell’Arma, che avevano appreso della sua attività di spaccio a Maniago. Il Pm di turno Andrea Del Missier ha quindi disposto il suo fermo nel carcere di Udine. Il Tribunale ha stabilito che l’uomo dovrà presentarsi giornalmente dai Carabinieri di Maniago, con obbligo di firma.
Il 49enne, nel 2016, era stato protagonista di un grave fatto di cronaca: si era presentato in un locale di Maniago con una motosega accesa e una balestra, minacciando gli avventori e il proprietario; voleva ‘vendicarsi’ per essere stato allontanato dal locale, dopo che aveva attaccato briga con alcuni clienti.