Torna alla casella di partenza il processo che riguarda uno dei filoni dell’inchiesta sui falsi prosciutti Dop San Daniele. Nell’udienza di oggi, che riguardava una trentina di posizioni, per lo più allevatori, il giudice Giorgio Cozzarini ha annunciato che gli subentrerà Eugenio Pergola, per cui il processo ripartirà da zero, anche se al momento non erano ancora stati fatti grandi passi avanti.
Il filone in questione riguarda l’accusa di frode in commercio per la lavorazione, al macello di Aviano del gruppo Carni Friulane, di suini non conformi al disciplinare Dop all’epoca dei fatti perché più pesanti di 176 chili.
“Il giudice – spiega il difensore di sei posizioni, l’avvocato udinese Piergiorgio Bertoli – ha comunque preso in carico alcune eccezioni sollevate dalle difese, in particolare alla costituzione di parte civile dell’associazione di consumatori Codici Onlus, già estromessa nell’altro filone, e della coop Centrale Adriatica di Bologna che commercializzava i prosciutti, dal momento che gli allevatori non si occupavano della vendita delle cosce. Personalmente – conclude il legale – ho sollevato anche il problema della competenza territoriale del Tribunale di Pordenone per i fratelli Zanini, la cui azienda, che alimenta i maiali per conto di altri, aveva conferito gli animali al Consorzio agrario di Basiliano”.
La prossima udienza, che sarà, dunque, presieduta dal giudice Pergola, si terrà il 3 marzo.