Dopo oltre cento anni sarà reso onore alla memoria dei quattro alpini fucilati a Cercivento il 1° luglio 1916. Il Comune di Cercivento, infatti, ha approvato l’iter per il conferimento della cittadinanza onoraria al caporalmaggiore Silvio Gaetano Ortis di Paluzza, il caporale Basilio Matiz di Timau, il caporal Giovanni Battista Corradazzi di Forni di Sopra e il soldato Angelo Massaro di Maniago.
Gli alpini, all’epoca dei fatti, si erano rifiutati di eseguire un ordine – conquistare la cima est della Creta di Collinetta – che sarebbe stato un inutile suicidio. Dopo un veloce processo-farsa, in base all’articolo 114 del codice penale militare (rivolta in faccia al nemico), per i quattro alpini le accuse del tribunale si commutarono in condanne a morte, per altri ventinove a 145 anni di carcere complessivi e i rimanenti in assoluzioni. Le esecuzioni vennero eseguite davanti al muro di cinta del piccolo cimitero di Cercivento.
Attorno alla vicenda degli alpini fucilati il 1° luglio 1916 si sono creati in regione un comitato e un vasto movimento di opinione per restituire l’onore militare e la dignità di vittime della guerra a quanti furono passati per le armi, anche senza processo, facendo ricorso alla intollerabile pratica della decimazione o per esecuzione immediata e diretta da parte dei superiori.