Sarebbe stata l’azione delle fiamme, assieme al fumo sprigionato, a causare la morte di Ledjan Imeraj, il 17enne albanese che ha perso la vita nella struttura per minori stranieri non accompagnati andata a fuoco nella notte del 31 dicembre a Pasian di Prato. E’ quanto emerso dall’autopsia eseguita dal medico legale Carlo Moreschi, che ha riferito al Pm i primi risultati e, nelle prossime settimane, invierà il rapporto definitivo.
I Carabinieri della Compagnia di Udine hanno già sentito i ragazzi e l’operatore presenti al momento del rogo e acquisito in Comune tutta la documentazione riguardante il centro per minori, autorizzazione a operare compresa. Di fondamentale importanza per le indagini sarà la perizia sull’immobile di via Campoformido, affidata all’ingegnere Federica Angeli.
Accertamenti, quelli disposti dalla Procura, che i legali del presidente dell’Aedis onlus Michele Lisco, iscritto nei giorni scorsi nel registro degli indagati, hanno definito determinanti. “Vi abbiamo partecipato – dicono gli avvocati Paola Chialchia e Giovanni Tarragone – con due nostri consulenti. Il nostro assistito è ancora sconvolto e non si capacita di quanto è accaduto”.
Infine, è ancora in ospedale l’altro indagato, l’operatore 44enne ustionatosi durante l’incendio. “Il mio cliente – dice l’avvocato Maurizio Landelli – potrebbe tornare a casa entro la settimana. E’ sempre più scioccato e dispiaciuto e sta continuamente rivivendo l’incubo di essersi trovato tra le fiamme assieme ad altre persone”.