Un malore improvviso ha stroncato ieri a soli 26 anni il giocatore di calcio Giacomo Gorenszach. A nulla sono valsi la corsa in ospedale e l’intervento dei sanitari. Il ragazzo, originario di San Pietro al Natisone, si era trasferito da poco più di un anno a Bolzano di San Giovanni al Natisone con la compagna.
Giacomo aveva frequentato l’Istituto tecnico economico dell’Isis Paolino di Aquileia di Cividale. “Gogo, così era soprannominato da noi - ricordano i compagni di scuola - aveva la capacità di raggiungere gli obiettivi scolastici e sportivi, ma ciò che riusciva a fare meglio era trasmettere a tutti la sua serenità e la sua grande voglia di ridere. Un ragazzo solare che ha dato il massimo in tutto quello che faceva ed era sempre pronto a tendere la mano”.
E sul campo era un trascinatore, come racconta Mauro Paolini, allenatore della Serenissima Pradamano, squadra in cui giocava. “Ci riusciva anche se era un po’ burbero - spiega - con la sua voglia di raggiungere gli obiettivi. Per i suoi compagni è come se fosse morto un fratello. Da due mesi non giocava per un problema al ginocchio, ma veniva agli allenamenti per fare spogliatoio”.
“Lo conoscevo fin da piccolo - racconta il sindaco di San Pietro, Mariano Zufferli -. Ha abitato ad Azzida e da poco si era spostato. Dal punto di vista calcistico, è cresciuto nelle giovanili della Valnatisone. Era uno dei migliori, tanto che, prima di cambiare squadra, giocava fuori quota in Promozione”.
“E’ difficile - conclude il sindaco di San Giovanni, Carlo Pali - dare una ragione alla morte di una persona così giovane. Ci stringiamo attorno alla famiglia”, conclude.