L’Amministrazione di Monfalcone punta alla città pulita e ha avviato servizi per incentivare l’informazione e la formazione sul corretto conferimento, ma anche strumenti di deterrenza, come la videosorveglianza e il nucleo di tutela ambientale che sanziona i trasgressori.
“Non è facile gestire una città come la nostra, ma è sbagliato sporcarla a fronte di tutte le opportunità che abbiamo messo a disposizione per mantenerla pulita”, precisa il Sindaco Anna Maria Cisint. “Notando, negli ultimi tre mesi, un incremento degli abbandoni abbiamo definito, grazie anche al lavoro degli assessori Paolo Venni, Massimo Asquini e Antonio Garritani un protocollo per essere maggiormente incisivi. Dal lavoro congiunto tra Polizia Locale e segnalazioni dei cittadini, sono stati individuati una trentina di punti critici, teatro di abbandoni quotidiani. I controlli in queste aree si sono intensificati e hanno consentito di pizzicare i trasgressori, sanzionati con una multa da 200 euro. Due ieri, uno oggi”.
Nomi e cognomi conservati con riservatezza, ma individuati dagli agenti in borghese posizionati nei punti critici “perché abbandonare rifiuti è un reato”, ricorda il sindaco, pena commutata in sanzione amministrativa. “Oltre al nucleo di tutela ambientale i trasgressori sono individuati facilmente in volto dalle telecamere di videosorveglianza”.
L’identikit dei trasgressori è facilmente ricostruibile, si tratta nella maggior parte dei casi di uomini non residenti, colti in fragrante nelle vie Valentinis, San Marco, Ponchielli, Rismondo, Piazza Unità d’Italia, via Pacinotti e via Poma. Dall’inizio dell’anno a oggi sono state effettuate 56 sanzioni, più che raddoppiate rispetto all’anno precedente (26) per l’intensificazione del servizio di controllo negli ultimi mesi. Questi siti si trovano in prossimità di foresterie complete o appartamenti- foresteria all’interno di condomini.
“Alla videosorveglianza e al corpo speciale si aggiunge una linea intrapresa dall’assessore Garritani con Fincantieri, proprietario del 97% delle foresterie, affinché le aziende che lavorano all’interno del cantiere si facciano maggiormente responsabili del comportamento delle maestranze, alle quali venga esplicitamente chiesto di comportarsi secondo i nostri usi: scoraggiandoli a sputare a terra, a gettare bottiglie di vetro, a sedersi a terra e ammonendo i soggetti coinvolti nelle risse. Perlopiù non residenti che girano tra i cantieri a seconda del livello di necessità di personale dell’azienda”.
“Quando li individuiamo noi ci rivolgiamo anche all’azienda stessa, perché chi non rispetta il territorio deve sapere che poi ha delle conseguenze”. Al secondo richiamo da parte dell’azienda abbiamo chiesto che, dopo l’ammonimento, si valuti l’allontanamento.
“Domani alle aziende di Fincantieri e nei locali del centro saranno distribuiti nuovi opuscoli illustrativi ed esplicativi sul corretto conferimento, nonché sui servizi aggiuntivi”. Il sindaco invita i cittadini a proseguire con le segnalazioni, “facciamo gioco di squadra”, ricordando che i controlli si estendono anche alle aree verdi in cui è stata intensificata la sorveglianza ma anche i servizi a disposizione.