Sono in arrivo in questi giorni le prime decisioni in merito ai ricorsi presentati dai trasgressori dei varchi della ztl di Udine al Prefetto Angelo Ciuni. Gli esiti per chi aveva deciso di presentare il provvedimento in Prefettura sono più che positivi: la maggior parte dei verbali impugnati da Consumatori Attivi è stata annullata perché il Prefetto non si è pronunciato nei termini prestabiliti.
E’ stato premiato il piano studiato da Consumatori Attivi che consigliava ai suoi assistiti questa modalità, ovvero quella di presentare al Prefetto un ricorso per ciascun verbale con l’intento di sommergerlo dalle carte, rallentando di fatto la sua azione di risposta.
“Il Prefetto ha accolto tutti i ricorsi per coloro che hanno avuto accesso senza permesso in Ztl negli orari di carico e scarico” ci ha riferito Barbara Puschiasis, presidente dell’associazione dei consumatori che ha inondato il prefetto Ciuni di 3mila ricorsi. “Diversa, invece, la situazione per i residenti muniti di permesso, multati dall’Uti Friuli Centrale poiché entrati in centro città utilizzando un varco differente da quello assegnato. In questo caso il Prefetto non ha accolto le loro ragioni. Ma di tutti i ricorsi presentati, la metà è stata vinta per la scadenza dei 180 o 210 giorni di tempo previsti per legge. In questo caso, per i malcapitati, si tratta di una vera beffa, visto che i varchi sono poi stati spenti. Ora – conclude Puschiasis – chiederemo all’Uti di trovare una soluzione per le pochissime sanzioni confermate. Chiederemo che l’Uti proceda con l’annullamento d’ufficio di queste poche sanzioni confermate”.
E tra i trasgressori multati e che si sono visti respingere il ricorso, in molti stanno pensando di presentare appello, nonostante rischino di vedere le loro sanzioni, spesso a tre zeri, raddoppiate.