Una curiosa vicenda sull’obbligo vaccinale per i sanitari ha visto come incolpevole protagonista un medico sportivo udinese di fama nazionale. Il professionista, infatti, era stato sospeso dall’Ordine perchè non risultava in regola con la terza dose.
Non si trattava, però, di una mancata vaccinazione: il medico, infatti, a novembre aveva contratto il Covid e, quindi, aveva acquisito automaticamente il ‘Green Pass’ da guarigione.
La sospensione disposta dall’Ordine dei Medici di Udine l’ha raggiunto fuori regione, dove si trova per impegni professionali. A quel punto, rischiando di non poter ottemperare ai suoi obblighi lavorativi, ha interessato del caso lo Studio Legale Tutino, che si è immediatamente attivato per chiarire la situazione al Consiglio dell’Ordine.
“Il presidente Gian Luigi Tiberio – riferiscono i legali – ha affrontato e risolto con urgenza la vicenda e, una volta valutata tutta la documentazione, ha subito revocato il provvedimento di sospensiva alla professione, per iscritto e con data retroattiva, riabilitando il collega”.
La situazione d’inottemperanza all’obbligo vaccinale, infatti, avrebbe previsto procedimenti penali e una denuncia per il possibile reato di esercizio abusivo della professione.
“Il caso – riferiscono ancora dallo Studio Tutino – è stato ‘causato’ dallo scambio di comunicazioni via Pec, con cui il professionista aveva informato l’Ordine della sua guarigione dal Covid. Certamente qualcosa non ha funzionato, ma la serietà, la correttezza, la professionalità e l’umanità hanno permesso di chiudere in tempi rapidissimi una vicenda burocratica che poteva avere dell’incredibile”.