30 anni. E’ questa la condanna per Francesco Mazzega, omicida reo-confesso della fidanzata, Nadia Orlando, la 21enne di Vidulis di Dignano uccisa nella notte del 31 luglio scorso. Poco dopo le 13.30, il giudice Mariarosa Persico ha emesso la sentenza, senza attenuanti, che ha accolto in toto le richieste del pm Letizia Puppa, titolare del fascicolo, che aveva chiesto il massimo della pena prevista con il rito abbreviato, riconoscendo l’aggravante dell’omicidio per futili motivi. Mazzega è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. Fino a sentenza definitiva, Mazzega continuerà a restare ai domiciliari.
Il 37enne di Muzzana che, il 1 agosto, si era consegnato alla Polstrada di Palmanova, dopo aver vagato tutta la notte con il corpo senza vita della ragazza, nell’ultima udienza, il 3 luglio, aveva reso dichiarazioni spontanee. “I miei ricordi di quella sera sono molto confusi, ma voglio chiedere scusa a tutti”, aveva detto.
Il giudice deciderà in un secondo momento in merito alla richiesta di risarcimento per la famiglia Orlando. Per ora, ai genitori Andrea e Antonella è stata riconosciuta la somma di 200mila euro ciascuno, mentre al fratello Paolo di 100mila euro. Si erano costituiti parte civile anche il comune di Dignano e il centro antiviolenza Voce Donna Onlus, mentre è stata formalmente ammessa anche la Regione, che aveva voluto dare una risposta alle quasi 17mila firme raccolte dagli amici di Nadia.
La mamma di Nadia, dopo il pronunciamento della sentenza, ha abbracciato gli investigatori, ringraziandoli per come hanno condotto le indagini. “Manca la parte principale. Manca Nadia”, ha commentato commosso papà Andrea all’uscita dal tribunale.
L’udienza è iniziata regolarmente alle 10 al Tribunale di Udine. Mazzega è arrivato accompagnato dalla Polizia penitenziaria e ha raggiunto l’aula B dal retro. In avvio le repliche del pm Puppa; poi, la parola alle repliche degli avvocati delle parti civili e della difesa, Annaleda Galluzzo e Federico Carnelutti. Quindi, il giudice Persico si è ritirata in camera di consiglio per la sentenza.