Tragedia, questa mattina, in centro a Udine. Poco dopo le 10, è scattato l’allarme per una sparatoria, in via Rialto, nello studio del notaio Amodio. Un uomo ha sparato all’ex moglie mentre stavano firmando un atto di compravendita con il notaio Tania Andrioli. Poi si è tolto la vita. Le vittime sono Giuliano Cattaruzzi, architetto di 80 anni, e Donatella Briosi, 64 anni, colpita alla nuca. Separati da tempo, i due avevano vissuto a Tarcento. Tra i motivi del contendere, la vendita della casa comune, in via Bernadia, a Tarcento.
E’ rimasta ferita, in modo lieve, anche uno degli avvocati che si trovava nello studio, Silvia Paiani. Illesi, invece, la coppia che stava per firmare il rogito, presente assieme al figlio, e un altro vicino interessato all’acquisto del secondo immobile. Una decina, complessivamente, le persone riunite nella stanza per firmare l’atto.
Stando alle prime ricostruzioni, Cattaruzzi si è avvicinato all’ex moglie, le ha appoggiato un braccio alla schiena e ha estratto un revolver a tamburo calibro 38. Immediatamente, ha esploso un primo colpo che è rimbalzato sul pavimento, sfiorando gli acquirenti dell’immobile, conficcandosi nei volumi della libreria sulla parete di fronte. Quindi, ha appoggiato la pistola alla nuca della donna e ha esploso un secondo colpo, che le ha trapassato il corpo, ferendo di striscio l’avvocatessa. Infine, ha fatto qualche passo indietro e si è puntato la pistola alla gola.
Donatella Briosi dopo aver fatto in passato parte dell’Associazione Sommelier (Ais), da qualche tempo aveva aderito alla neonata Fondazione italiana sommelier, la cui delegazione friulana ha sede a Buttrio ed è presieduta da Michele Biscardi.
“Una grande sommelier e una delle prime Donne del vino in Friuli”: così la ricorda Aurora Endrici, già presidente regionale dell’associazione al femminile, oggi impegnata in Trentino.
“Pur essendo abruzzese di nascita era da tantissimo tempo trapiantata in Friuli – continua Endrici – nell’attività di sommelier si è sempre spesa in prima linea. Riusciva a unire competenza ed eleganza, due doti che abbinate è raro trovare”.
Cattaruzzi, architetto di Tarcento, 80 anni, era stato socio Lions, descritto da chi lo conosceva in paese come persona di grande cultura. Aveva cominciato la sua attività professionale nell’impresa Cossio, poi aveva continuato in Africa, dove coordinava la costruzione di edifici statali e dove aveva conoscenze con personaggi politici locali di spicco. Dopo la separazione, aveva creato una nuova famiglia con una donna straniera, dalla quale aveva avuto un figlio. Da qualche anno si era trasferito a vivere all’estero, precisamente a Tenerife nelle Canarie con la nuova famiglia. Aveva tagliato i ponti con il paese di origine uscendo da tutti i sodalizi dei quali era socio. Alle Canarie si era iscritto all’Ordine degli architetti per continuare l’attività professionale. Negli anni precedenti aveva costruito una villa in via Bernadia a Tarcento. L’edificio principale era già stato ceduto tempo fa e aveva tenuto la proprietà della dependance che utilizzava come base quando era in Italia a curare i propri affari.
LA TESTIMONIANZA. Secondo quanto riferisce un’esercente che ha la propria attività proprio di fonte all’ingresso dell’ufficio notarile, un uomo e una donna, assieme a un ragazzo 17enne, sono scappati fuori dall’androne del palazzo, urlando che un uomo stava sparando con una pistola.
Sulla strada colpi da arma da fuoco non si sono sentiti, ma il panico tra i passanti è stato notevole. E immediato è scattato l’allarme al 112.
Pochi minuti ed è sopraggiunta una pattuglia di Carabinieri a piedi, indossando anche il giubbotto antiproiettili. Quindi, l’arrivo in sequenza dell’automedica, della Polizia, dei rinforzi dei Carabinieri e dell’ambulanza.
Tantissime le persone in strada che, attirate dal trambusto, stanno seguendo la vicenda.