Tragedia intorno alle 10.30 di questa mattina, nella zona dei rimorchiatori, nel molo III del Porto vecchio di Trieste, dove un operaio, per cause in corso di accertamento, è rimasto schiacciato da una gru. L’uomo è morto all’istante.
Daniele Zacchetti, 58enne di origini venete impiegato da una ditta esterna, a quanto si apprende stava lavorando sotto il braccio meccanico che, all’improvviso, si sarebbe piegato in due, travolgendolo.
Sul posto i Vigili del Fuoco del Comando di Trieste, con il funzionario di turno, le autorità portuali, l’equipaggio dei sanitari, la Polizia marittima e il medico legale dell’Azienda ospedaliera di Trieste.
“Le organizzazioni sindacali sono state informate che presso il molo Terzo del porto di Trieste è deceduto un lavoratore operante per una ditta di smontaggio delle gru, un’azienda non portuale”, hanno fatto sapere in una nota congiunta Usb, Cgil, Cisl e Uil di Trieste.
Le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare “uno sciopero generale del porto di Trieste a partire dalle 12 di oggi, per tutta la giornata. Riteniamo che quanto accaduto sia assolutamente grave. L’ennesimo omicidio di un lavoratore in nome del profitto”.
“L’Amministrazione regionale tutta si stringe attorno alla famiglia del lavoratore rimasto vittima di un incidente stamane a Trieste. Il tema della sicurezza sul lavoro deve continuare a rappresentare un punto di convergenza per tutte le istituzioni, la cui azione è chiamata a rafforzarsi per contrastare in modo sempre più deciso il fenomeno delle morti bianche”, dichiara il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a seguito del decesso di un operaio durante la smobilitazione di un cantiere edile nel capoluogo giuliano.
“La morte di un operaio, oggi in porto a Trieste, mentre stava lavorando, è un dramma che colpisce tutti. Tragedie come quelle delle morti bianche non possono e non devono assuefarci, ma farci riflettere sul necessario e continua rafforzamento della sicurezza. Alla famiglia dell’uomo deceduto oggi vanno le nostre più sincere condoglianze”, afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti che oggi in Aula è intervenuto sollecitando l’assise a riflettere sull’incidente accaduto questa mattina sul molo III del porto di Trieste.
A seguito dell’intervento di Moretti, il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio. “Ricordando l’ultima tragica vittima – ha commentato il presidente Piero Mauro Zanin – rivolgiamo un doveroso riconoscimento a tutti coloro che hanno perso la vita sul lavoro. Un abbraccio che va esteso alle famiglie colpite da questi gravissimi lutti, non solo nella nostra regione, ma nell’intero Paese”.
“Fermare questa sequela terribile di morti e infortuni sul lavoro è sempre più un’emergenza del nostro tempo: non può esserci ripresa se il prezzo si paga in vite umane. Il dolore umano e la rabbia per la morte di un operaio sulle banchine del nostro porto devono trasformarsi in azioni preventive e sforzi ulteriori in formazione, vigilanza e regolazione del lavoro”, afferma la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, esprimendo il suo cordoglio. “Chiediamo che abbiano al più presto effetto le nuove norme sulla sicurezza sul lavoro inserite nel decreto fiscale appena approvato – aggiunge Serracchiani – che amplia i poteri dell’Ispettorato e ne aumenta l’organico, prevedendo controlli e sanzioni più stringenti”.
“Sgomento per l’operaio caduto sul posto di lavoro e piena solidarietà a famiglia e colleghi. Chiediamo subito più investimenti nazionali e regionali per la sicurezza sul lavoro. Le risorse europee del Pnnr devono servire anche a questo, perché la possibile ripresa non può pesare sempre sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori. Questa ennesima morte bianca ci mette una volta di più davanti alla necessità di metter mano al piano complessivo per la sicurezza sul lavoro in Friuli Venezia Giulia atteso ormai da molto ed ora più che mai indispensabile, visto anche i numeri drammatici e incompatibili con una Regione che vuole essere all’avanguardia”. Così il segretario regionale Pd fvg Cristiano Shaurli, a seguito della morte di un operaio mentre lavorava nel Porto Vecchio di Trieste.
Riferendosi allo sciopero del 16 dicembre, il segretario dem puntualizza che “a maggior ragione, il lavoratori mobilitati vanno ascoltati e non dileggiati. La sicurezza sul posto di lavoro, salari giusti e non precari, sono una questione aperta per il futuro dell’Italia e se l’impresa non è più quella degli anni ’70 anche la sicurezza sul posto di lavoro e la retribuzione – conclude Shaurli – non devono essere più quelli degli anni ’70. Lo si dice troppo poco”.
“Esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari del lavoratore tragicamente deceduto oggi nel porto di Trieste a seguito di un terribile incidente sul lavoro. Siamo sgomenti di fronte al numero di incidenti mortali sul lavoro che sta crescendo nel nostro Paese. Certamente la precarietà del lavoro e i subappalti incidono sulla sicurezza e sulla prevenzione”. Così si è espresso Furio Honsell di Open Sinistra Fvg.
Il Gruppo del MoVimento 5 Stelle esprime “cordoglio per la scomparsa di un lavoratore nel porto di Trieste e vicinanza alla famiglia della vittima” dopo l’incidente mortale avvenuto oggi. “Un’ennesima tragedia che deve fare in modo che l’attenzione alla sicurezza sul lavoro sia massima – aggiungono i consiglieri M5S -. Nella manovra di bilancio regionale attualmente in discussione, abbiamo ripresentato una proposta per implementare il personale addetto alla prevenzione in supporto alle imprese per ridurre gli incidenti, che dovrebbe essere assunto nel 2022”.
“Quattro i lavoratori uccisi sul lavoro nella giornata di ieri. Oggi si aggiunge il lutto per l’operaio schiacciato da una gru nel porto di Trieste e un altro in gravi condizioni a Siena”, afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “La Strage di Stato prosegue la sua corsa. Poi si chiedono perché tanta rabbia, perché lo sciopero. Non lo capiscono – conclude il leader di SI – perché vivono sulla luna, Governo delle chiacchere”.
“E’ inaccettabile che in Italia si continui a morire di lavoro, uno stillicidio di morti e di infortuni di cui il tragico incidente costato la vita questa mattina a un operaio in Porto Vecchio è solo l’ennesimo triste episodio”. Adesso Trieste, nell’esprimere le condoglianze alla famiglia e la vicinanza ai colleghi del lavoratore deceduto, denuncia come “l’attenzione alle condizioni del lavoro restino un enorme problema sottovalutato dalla politica a tutti i livelli. In attesa che si faccia piena luce sulle circostanze che hanno causato la tragedia, è evidente come la dignità del lavoro, che significa anche sicurezza, oltre che lotta alla precarietà e diritto a compensi equi, sia uno dei grandi temi assenti dell’agenda politica”.
“A un giorno dallo sciopero generale indetto da Cgil e Uil, è sempre più evidente che il Governo debba delle risposte forti e inequivocabili a lavoratrici e lavoratori che con il loro impegno quotidiano mandano avanti il Paese senza essere adeguatamente tutelati. Porteremo con forza nel dibattito pubblico e istituzionale cittadino tutte le proposte e le iniziative che saranno necessarie per restituire al mondo del lavoro ciò che negli anni troppo spesso gli è stato sottratto fino al punto da mettere a repentaglio la vita stessa delle persone”, conclude la nota di Adesso Trieste.