Aveva palpeggiato una donna nigeriana da lui ospitata, condannato a un anno e tre mesi di reclusione, pena sospesa.
Protagonista della vicenda è un udinese di 72 anni, riconosciuto colpevole dal Tribunale di Udine di violenza sessuale e di percosse. I fatti sono accaduti nel luglio del 2019, quando l’uomo aveva messo le mani sulla donna di 26 anni. Quando lei aveva cercato di chiudersi in camera, l’aveva colpita con un bastone sulle mani. La vittima era ospitata a casa del 72enne assieme al marito, anche lui nigeriano, e alla figlia piccola.
“Già da tempo – dice il difensore, l’avvocato Francesco Como – c’erano tensioni tra il mio assistito e la famiglia, tanto che lui, in più occasioni, aveva dormito nel garage condominiale e aveva chiamato più volte la polizia per allontanare i tre dalla sua abitazione”, conclude. Il legale, che valuterà l’appello, si è dichiarato relativamente soddisfatto perché i giudici hanno ritenuto la violenza di lieve entità e riqualificato in percosse l’iniziale accusa di violenza privata.