Libertà per Nasrin Sotoudeh. A chiederla sono il Comune di Pordenone, Commissione Pari Opportunità, associazione Neda Day, associazioni di categoria, ordine degli avvocati e associazioni femminili con una azione di sostegno e sensibilizzazione, con uno striscione affisso sulla facciata del Municipio del capoluogo del Friuli occidentale.
Un’azione simbolica e di solidarietà, sull’esempio di quanto fatto dal Consiglio nazionale degli avvocati francesi che ha appeso una gigantografia del volto di Nasrin Sotoudeh sulla facciata della propria sede.
L’avvocatessa iraniana, Premio Sacharov nel 2012, è in prima linea per i diritti civili nel suo Paese, in particolare delle donne. Per questo è stata condannata dal Tribunale di Teheran a 33 anni di reclusione e 148 frustate.
In Italia e in Europa il Comune di Pordenone è la prima amministrazione pubblica a dare avvio a questa forma di mobilitazione civile. “Vogliamo essere contagiosi – dicono gli organizzatori – e portare la nostra azione di sensibilizzazione a Bruxelles”.