Prende sempre più corpo la possibilità che il rogo nel quale, sabato mattina, ha perso la vita Rosina Cecco all’interno della sua abitazione, in via Monti, a Pordenone, sia dovuto a un mozzicone di sigaretta non spento. L’anziana vittima, inferma e con demenza sensile, si è spenta nel suo letto, a causa delle ustioni e dalla grande quantità di fumo inalata.
L’84enne era seguita da una badante, una 45enne di origine georgiana, che, appena si è accorta di quanto stava accadendo, aveva dato l’allarme. Difficile stabilire l’esatta dinamica della tragedia, se la sigaretta che spesso l’84enne fumava a letto le sia caduta di mano o non sia stata spenta correttamente.
La 45enne, in attesa di permesso di soggiorno per protezione internazionale, era stata a sua volta ricoverata in ospedale per il fumo inalato, ma è già stata dimessa. E’ stata sentita dagli agenti della Questura di Pordenone, che stanno seguendo le indagini. Il pm Carmelo Barbaro ha aperto un fascicolo, nel quale la 45enne è stata indagata per omicidio colposo, un atto anche a sua tutela, dal momento che la donna potrà così essere seguita da un legale. L’immobile è stato posto sotto sequestro e si attendono anche i rilievi delle analisi compiute nell’abitazione dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia scientifica.