Ieri, il post su Facebook di un medico relativo a una diagnosi di gravidanza insospettata ha fatto il giro del web. Accertato che né il testo né le immagini contenevano alcun dato personale o sensibile della paziente – preoccupazione principale e primaria – la Direzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, appresa la notizia, ha subito avviato un’indagine interna.
“Nessun computer a disposizione dei dipendenti di Asuiud ha l’accesso ai social media”, spiega l’azienda sanitaria in una nota, “per precisa scelta aziendale, condivisa da numerose altre pubbliche amministrazioni. Questo ha portato a escludere la partenza del post da computer aziendali. Il professionista che ha diffuso la notizia ha contattato la Direzione (altrimenti sarebbe stato impossibile identificarlo, dato che fortunatamente il post e le immagini non contenevano alcun dato personale né del professionista né della signora) ed è stato possibile avere un colloquio approfondito”, si legge ancora.
“La Direzione ritiene che l’utilizzo del social media sia stato effettuato con leggerezza dal professionista e, quindi, saranno valutati gli opportuni percorsi disciplinari. Peraltro, l’intento del medico era quello di condividere con i colleghi una notizia lieta, ancorchè inconsueta, una sorta di storia a lieto fine”.
“Sarebbe anacronistico e illogico pensare di vietarne tout court l’uso dei social media”, precisa ancora l’Asuiud. “La Direzione ritiene peraltro indispensabile e prioritario garantire i massimi livelli di tutela della privacy e della riservatezza dei dati di pazienti, visitatori, dipendenti e frequentatori delle strutture sanitarie. A tal fine, la Direzione intende attivare una serie di percorsi formativi, rivolti a tutti i dipendenti, con l’obiettivo di sensibilizzarli al corretto uso di internet, posta elettronica, social media e App. Strumenti che, per l’immediatezza di utilizzo, possono frequentemente portare a errori di composizione e invio. Il percorso andrà a integrare i corsi di formazione già avviati sulla tutela della riservatezza e sulla conservazione dei dati personali. In aggiunta, sarà predisposto un vademecum per i dipendenti, una guida veloce e semplice da consultare prima dell’invio di un messaggio tramite i nuovi media”.